Friuli Venezia Giulia

Core 5: il dibattito – TRIESTE.news

13.12.2025 – 15.30 – Da un lato il Core 5, un ipotetico meccanismo di governance con Stati Uniti, Cina, Giappone, India e Russia. Dall’altro una presunta spinta americana per allontanare Italia, Austria, Polonia e Ungheria dall’Unione europea. Due prospettive, che fino a poco tempo fa sarebbero state giudicate fantapolitiche, in questi giorni rimbalzano sui principali media italiani e internazionali, benché ufficialmente smentite dall’amministrazione Trump. La fonte è un cosiddetto leak: un insieme di informazioni trapelate senza conferme ufficiali, in gergo una fuga di notizie. Il 10 dicembre il portale statunitense Defense One ha pubblicato un articolo intitolato Make Europe Great Again” e altro da una versione estesa della Strategia di sicurezza nazionale. L’articolo sostiene infatti che circolava un altro testo, più lungo, prima della pubblicazione della Strategia ufficiale, di cui abbiamo già scritto qui e qui. Defense One cita dunque alcuni stralci di un documento attribuito alla Casa Bianca come inedito, che descrivono dettagli di una visione per “rendere l’Europa di nuovo grande”. Premettendo che l’Europa è a rischio cancellazione della civiltà a causa di “immigrazione e censura della libertà di parola”, il documento citato da Defense One propone di restringere le relazioni statunitensi con l’Europa ad alcuni Paesi e movimenti politici considerati affini: in particolare Austria, Ungheria, Italia e Polonia sono elencate come le nazioni con cui Washington dovrebbe “lavorare di più, con l’obiettivo di allontanarle dall’Unione europea. Bisognerebbe inoltre sostenere partiti, movimenti, figure intellettuali e culturali che cercano la sovranità, la conservazione e il ripristino degli stili di vita tradizionali europei”, si legge. L’articolo di Defense One prosegue ricordando che nei mesi scorsi il presidente Donald Trump si era dispiaciuto per l’espulsione della Russia dal G8 (attuale G7) e aveva immaginato un G9 con l’aggiunta anche della Cina. Adesso il documento che Defense One attribuisce alla Casa Bianca fa un passo in più: propone un Core 5 (C5) composto da Stati Uniti, Cina, Russia, India e Giappone, che si incontrerebbe regolarmente proprio come fa il G7. Il primo punto in agenda sarebbe la normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. L’ipotesi Coreè avvalorata anche dalla testata Politico. Contattata da Defense One, la vice-portavoce della Casa Bianca Anna Kelly ha reagito: “Non esiste una versione alternativa, privata o classificata. Il presidente Trump è trasparente e ha messo la sua firma su una Strategia di sicurezza che istruisce chiaramente il governo degli Stati Uniti a eseguire i suoi principi e priorità definiti. Qualsiasi altra cosiddetta versione è trapelata da persone distanti dal presidente che, come questo reporter, non hanno idea di che cosa stiano parlando“. Interrogato dai giornalisti dell’agenzia Tass, il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha commentato: “La Russia non ha ancora ricevuto alcun invito dagli Stati Uniti a unirsi al gruppo Core 5. Non ci sono state dichiarazioni dalla Casa Bianca su questo. Per quanto riguarda la domanda se la Russia sia interessata a una tale piattaforma, resta da vedere che cosa significhi”.

[l.g.]




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