Umbria

Corciano, riflettori accesi al Teatro della Filarmonica: sei spettacoli da novembre ad aprile


“Contribuire con la Stagione del Teatro della Filarmonica di Corciano alla vita culturale di uno dei  borghi più belli della nostra regione significa custodire e rinnovare un patrimonio prezioso: quello di comunità che si ritrovano non per consumare, ma per vivere insieme la forza delle parole, dei gesti e delle storie che ci parlano di noi e del nostro tempo”. Così il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Nino Marino presentando la nuova stagione.

“Per questo desideriamo ringraziare l’Amministrazione comunale – aggiunge – che con sensibilità e lungimiranza sostiene questo percorso, riconoscendo al teatro il suo ruolo di tempio laico: un luogo di incontro, di libertà e di condivisione la scena teatrale torna a essere luogo di ascolto profondo, di confronto autentico e di immaginazione condivisa”. Dal canto suo l’assessore alla cultura del Comune di Corciano, Francesco Mangano, afferma: “Il Teatro della Filarmonica si conferma anche quest’anno uno dei cuori pulsanti della vita culturale di Corciano. Con questa nuova Stagione, che intreccia grandi maestri della scena italiana e nuove voci del teatro contemporaneo, vogliamo offrire al nostro pubblico un viaggio che unisce memoria e attualità, leggerezza e profondità, tradizione e ricerca. Un percorso fatto di opposti, contraddizioni e diversità, proprio come opposta, contraddittoria e diversa sa essere la vita. È un cartellone che parla a tutti: agli appassionati che da anni seguono la programmazione e a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al teatro, scoprendone la straordinaria capacità di farci riflettere, emozionare e riconoscere. Come Amministrazione crediamo fermamente che investire in cultura significa investire nella comunità e nella qualità della vita di ciascuno di noi”.

La Stagione 25/26 del Teatro della Filarmonica di Corciano si apre sabato 15 novembre con l’autore e interprete Matthias Martelli e il suo spettacolo Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi, con cui intreccia le vite degli spiriti ribelli della storia raccontando come il loro coraggioso pensiero ardente abbia oltrepassato il tempo per sopravvivere ancora oggi. Sulla scena un attore e tre cantanti – Laura Capretti, Flavia Chiacchella e Roberta Penta – disegneranno, con i loro corpi e le loro voci, personaggi, epoche, storie, unendo tragico e comico, grottesco e poesia, per scoprire infine che gli eretici sono ancora fra noi.

Venerdì 15 dicembre alle 21 è la volta dello spettacolo Ho amato tutto di Evita Ciri tratto dal libro “Creando il mare” di Giovanni Maria Gambini con Paola Menesini Brunelli. Sul palco Paola Pitagora, grandiosa attrice del cinema e del teatro italiano, accompagnata dai musicisti Peppe d’Argenzio (saxes/live electronics) ed Emanuele Bultrini (chitarre/live electronics). Una ballata di parole e musica che narra la storia della giovane rampolla di una grande e antica dinastia umbro toscana, la famiglia Lemmi Menesini, e che alla vita privilegiata e agiata a cui era destinata ha preferito l’amore e la libertà di scelta.

La Stagione prosegue martedì 27 gennaio alle 21 con Giorgio Marchesi, regista e interprete de Il fu Mattia Pascal,uno dei più celebri romanzi di Luigi Pirandello, per una versione teatrale energica, divertita e ironica. Scrivono i registi Marchesi e Simonetta Solder nelle note: “Abbiamo scelto di ambientare il testo lungo il ‘900 per assecondare la contemporaneità dei temi trattati nell’opera: il rapporto con la propria identità, ma anche la rinascita, dopo lo sconvolgimento delle nostre vite negli ultimi due anni”.

Domenica 22 febbraio alle 21 in scena Il bar sotto il mare di Stefano Benni, nella messa in scena di Emilio Russo. Un piccolo cult del teatro italiano, capace di restituire la poesia surreale e visionaria dell’autore bolognese. In scena Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli, Lorenzo degli Innocenti e Cosimo Zannelli, con le musiche eseguite dal vivo. Parole e musica si fondono in uno spettacolo che restituisce la follia ragionata di personaggi incredibili, che tanto somigliano alle persone che incrociamo nella vita reale. “La recente scomparsa di Benni aggiunge a questo titolo un valore speciale – sottolinea il Direttore del TSU Nino Marino – il ricordo di uno scrittore che ha saputo unire satira, invenzione e poesia in un linguaggio unico, amato da generazioni di lettori e spettatori”.

Giovedì 26 marzo alle 21 Controcanto Collettivo – Compagnia romana nata 2011 che anno dopo anno sta conquistando la scena teatrale italiana portando in scena, con un linguaggio essenziale e raffinato, narrazioni originali e profonde sull’umanità – porta sul palco il suo ultimo spettacolo Seconda classe, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria: un’indagine sulla ricchezza, il lusso e la disuguaglianza per una ironica e dissacrante riflessione sulla società in cui viviamo.

Venerdì 17 aprile alle 21 chiude la Stagione un maestro indiscusso: Alessandro Benvenuti con Pillole di me, un autoritratto comico e amaro, un flusso di pensieri e racconti che rivelano l’essenza più intima e irresistibile del suo teatro. Racconta l’autore nelle sue note: “Pillole di me, ossia un po’ di robe comiche, un po’ recitate, un po’ lette, per raccontare a quelle orecchie che vorranno ascoltarmi, il mio divertimento nel vivere una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche che proteggono il cervello e la sua cugina Anima”.

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