“Convivo con l’ADHD, insieme a dislessia e disgrafia. Non siamo sbagliati, siamo solo fatti di luce e intermittenze”: così Laura Chiatti
Laura Chiatti ha scritto un lungo post su Instagram per raccontare un aspetto inedito della sua vita. “Scrivo questo post perché, dopo una mia stories sull’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder. In italiano sta per Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, ndr), in tanti mi avete chiesto di parlarne. – ha iniziato l’attrice – Non è semplice per me”.
Il racconto prosegue: “Chi mi conosce sa che non amo raccontare troppo della mia vita privata , ma questa volta ho sentito il bisogno, quasi il dovere, di condividere anche questi aspetti. Quelli meno ‘scenici’, quelli in cui la performance che ci viene sempre richiesta, ormai quasi imposta , lascia spazio alla fragilità, alla fatica, alla verità. Ho sempre saputo fin da piccola di avere qualcosa che funzionava in modo diverso, ma la conferma è arrivata solo 2 anni fa, e ancora oggi sto cercando di farci pace”.
La Chiatti spiega a chiare lettere: “Perché convivere con l’ADHD, insieme a dislessia e disgrafia ,non è solo questione di attenzione o concentrazione, ma è un continuo dialogo con se stessi, tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si riesce a fare. Spesso sembra diventato un trend, un’etichetta leggera da indossare , ma nella realtà è un peso invisibile: la mente che corre, la fatica di seguire un discorso, le parole che si confondono, il focus che scivola via. È stancante. E col tempo, lo diventa ancora di più”.
Insomma è una condizione difficile, ma che porta anche la forza: “Dentro quella stanchezza ci sono però anche forza, creatività, e una sensibilità che non si spegne mai. Non condivido tutto questo per cercare comprensione, ma per chi come me , ogni giorno si sente ‘fuori ritmo’, e prova a trovare comunque la propria melodia. Non siamo sbagliati… Siamo solo fatti di luce e intermittenze, e in quelle intermittenze, a volte, c’è la parte più vera di noi”.
Che cos’è l’ADHD
Sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder. Cosa significa? In italiano sta per Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Si tratta di un disturbo del neurosviluppo del bambino e dell’adolescente caratterizzato da sintomi ben definiti e continui come: difficoltà di prestare attenzione e mantenere la concentrazione; comportamenti impulsivi; irrequietezza fisica o iperattività motoria. Questo disturbo dell’attenzione si manifesta solitamente prima dei 7 anni d’età per almeno 6 mesi.
Di ADHD non soffrono solamente i ragazzi ma anche gli adulti: oltre due terzi degli adolescenti, a cui è stato diagnosticato questo disturbo in età infantile, continua a presentare i sintomi anche in età adulta con conseguenze nella vita famigliare, di coppia e lavorativa. L’ADHD affligge circa il 5,9-7,1% dei bambini e adolescenti nel mondo, il 2,5% degli adulti. In Italia ne soffre circa il 2,9% dei bambini, soprattutto maschi, nella fascia d’età compresa tra i 5 e 17 anni. In molti casi permane o viene diagnosticato nell’età adulta, dove ha una prevalenza analoga. (dal sito dell’Istituto Negri)
Source link