Salute

Controproposta di Hamas sulla tregua a Gaza. Ue: “Se Israele non si ferma ogni opzione sul tavolo”. Ministro Tel Aviv: “La Striscia sarà ebraica”

45 morti di fame a Gaza in 4 giorni

Oltre un terzo dei 113 decessi per fame finora registrati a Gaza si sono verificati nell’arco di quattro giorni questa settimana. Lo scrive il Guardian citando i dati degli ospedali della Striscia. Secondo quanto riferito, 45 persone sono morte per fame in quattro giorni questa settimana, ci cui due oggi. A titolo di confronto, 68 decessi attribuibili alla fame erano stati finora registrati complessivamente dal 7 ottobre 2023, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.

Unrwa: “A Gaza persone né morte né vive. Sono cadaveri ambulanti”

Il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che i suoi operatori stanno svenendo per la fame sul lavoro. “‘Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulantì: me l’ha detto stamattina un collega a Gaza”, ha scritto su X Philippe Lazzarini. “Questa crisi sempre più profonda sta colpendo tutti, compresi coloro che cercano di salvare vite umane nell’enclave devastata dalla guerra. Gli operatori sanitari in prima linea dell’Unrwa sopravvivono con un piccolo pasto al giorno, spesso solo lenticchie, se non addirittura senza”, ha denunciato il commissario Onu. “Sempre più spesso stanno svenendo per la fame mentre sono al lavoro. Quando gli operatori sanitari non riescono a trovare abbastanza da mangiare, l’intero sistema umanitario è al collasso”.

Netanyahu richiama i negoziatori in Israele

Dopo la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato la squadra negoziale dal Qatar per “continuare le consultazioni in Israele”. Lo afferma il suo ufficio in una nota. “Apprezziamo gli sforzi dei mediatori Qatar ed Egitto e gli sforzi di Witkoff per raggiungere una svolta nei colloqui”, afferma l’Ufficio del premier. Il Times of Israel afferma che non è chiaro se gli sviluppi indichino una rottura dei colloqui, mentre Axios parla di “crisi” nei negoziati.

“Hamas ha chiesto 900 prigionieri in più in cambio degli ostaggi”

Hamas chiede a Israele di rilasciare 200 palestinesi condannati all’ergastolo per aver ucciso israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli, sottolineando che la richiesta di Hamas è apparsa nella risposta che l’organizzazione ha inviato a Israele ieri sera tramite i suoi mediatori. Si tratta – spiega Ravid – di una riapertura da parte di Hamas della questione del numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni ostaggio israeliano. La proposta originale accettata da Israele includeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dall’Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Secondo Axios, dopo aver ricevuto la risposta di Hamas, alti funzionari israeliani hanno dichiarato all’inviato statunitense Steve Witkoff che la richiesta di Hamas è “inaccettabile”, secondo una fonte a conoscenza dei dettagli dei negoziati. La fonte ha osservato comunque che questa è una posizione iniziale di Hamas, intesa a condurre i negoziati, e non una posizione definitiva.

Ministro Israele: “Cancelleremo Gaza, sarà ebraica”

“Tutta Gaza sarà ebraica… il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male. Stiamo spingendo la popolazione che si è istruita sul Mein Kampf”. Lo ha dichiarato il ministro israeliano ultranazionalista di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, citato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid.

Salgono a 41 i morti a Gaza nei raid d’Israele

Secondo fonti mediche contattate da Al Jazeera, dall’alba gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 41 palestinesi nella Striscia di Gaza. Le ultime uccisioni sono state confermate da una fonte dell’ospedale Nasser, che ha ricevuto sette cadaveri dopo un raid aereo israeliano a est della città meridionale di Khan Younis.

Netanyahu tiene una riunione sulla carestia a Gaza

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu terrà oggi una riunione urgente a Gerusalemme sulle accuse di carestia a Gaza, ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sarà affiancato da rappresentanti del ministero degli Esteri, del coordinamento israeliano per gli aiuti alla Striscia (Cogat), del Consiglio di Sicurezza Nazionale e di altri. Le accuse e la questione più ampia degli aiuti per i civili di Gaza stanno dominando le discussioni odierne nell’ufficio del primo ministro, ha dichiarato il funzionario, che ha preferito mantenere l’anonimato.

Ue: “Se Israele non rispetta gli accordi ogni opzione è sul tavolo”

“Come ha sottolineato l’Alta Rappresentante, tutte le opzioni rimangono sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione degli impegni concordati”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue in merito alla situazione degli aiuti umanitari a Gaza. “Non speculiamo sui prossimi passi” che potranno essere intrapresi o meno ma tutte le opzioni sono sul tavolo, questo è chiaro”, ha aggiunto il portavoce spiegando che si tratta di attuare gli impegni presi con l’Ue e di “valutare” se ciò è accaduto, con alcune condizioni operative. “La sicurezza e l’incolumità delle persone sono le principali preoccupazioni a Gaza, e il contesto operativo è estremamente impegnativo per gli operatori umanitari che distribuiscono effettivamente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi”, ha puntualizzato il portavoce.

Due morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza

Secondo il ministero della Salute a Gaza, gli ospedali della Striscia hanno registrato due nuovi decessi “dovuti alla carestia e alla malnutrizione” nelle ultime 24 ore. L’ultimo conteggio porta il numero totale delle persone morte di fame nel territorio palestinese a 113. Lo si legge in una dichiarazione del ministero su Telegram, come riporta Al Jazeera.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »