Trentino Alto Adige/Suedtirol

Contromano sulla MeBo, dieci chilometri di follia – Cronaca



MERANO. Un 64enne meranese è stato protagonista di un insolito episodio che l’altra sera verso le 23 ha provocato l’intervento di diversi mezzi delle forze dell’ordine, allertate dalle telefonate di numerosi automobilisti che hanno rischiato di essere coinvolti in un incidente. Fortunatamente, nessun incidente si è verificato. L’auto con il meranese alla guida aveva imboccato contromano la superstrada Bolzano-Merano, percorrendo un tratto di oltre una decina di chilometri.

L’intervento dei carabinieri

L’automobilista era entrato allo svincolo di Merano sud-Sinigo e ha proseguito per un lungo tratto prima che i carabinieri riuscissero a intercettarlo tra le uscite di Terlano e Appiano. Sebbene il traffico fosse scarso a quell’ora, la condotta ha rappresentato un serio pericolo.

Un primo tentativo di bloccare l’auto da parte del radiomobile di Merano non è andato a buon fine. È stato poi il radiomobile di Bolzano a fermare definitivamente il veicolo, che procedeva sulla corsia opposta a quella di marcia.

In stato confusionale

Il meranese, sceso dall’auto, è apparso visibilmente spaventato e confuso. Non è la prima volta che da Merano Sud qualcuno imbocca contromano la MeBo, ma la segnaletica stradale, inclusa quella luminosa, è ben curata e dovrebbe aiutare anche gli automobilisti più distratti a scegliere la corsia corretta.

Disattenzione fatale

Probabilmente, il sessantaquattrenne è stato tradito dalla disattenzione, imboccando la corsia vietata e proseguendo imperterrito nonostante i segnali provenienti dalle auto in direzione opposta. Diverse volte ha sfiorato un frontale, che per fortuna non si è verificato.

La conclusione

Dopo diversi chilometri e vari tentativi di fermarlo, superato lo svincolo di Terlano, i carabinieri di Bolzano sono riusciti a bloccare l’auto. L’uomo dovrà ora rispondere alla giustizia per la sua condotta pericolosa, che ha messo a rischio la sicurezza di chi viaggiava sulla superstrada.

E.D.




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