Marche

«Continuiamo a cercare, finchè se ne parla lui non è svanito»

PESARO «Essere la madre di qualcuno che è scomparso significa vivere una vita sospesa in un limbo di dolore in continua attesa. Significa camminare con il cuore aperto, con le lacrime pronte, e con lo sguardo che cerca ovunque. Così ogni mattina mi sveglio con la speranza di una notizia, ogni sera mi addormendo chiedendomi se è al sicuro, se ha freddo, se ha fame. Essere qui oggi è un gesto di umanità che sento. Le persone che mi ascoltano, che mi danno voce, che non mi lasciano sole mi aiutano a non perdere la speranza. Perché finché se ne parla, lui non è svanito».

«Vi ringrazio dal profondo del cuore delle opportunità di raccontare la sua storia. E vi prego, non dimenticate Riccardo continuiamo a cercarlo e a cercare tutte le persone scomparse». È la testimonianza di Federica Pambianchi, madre di Riccardo Branchini, scomparso nella zona della gola del Furlo il 13 ottobre del 2024, la cui parola sono state pronunciate nella mattinata di ieri nel salone Metaurense della Prefettura, in occasione della Giornata dedicata alle persone scomparse.

Il convegno “La ricerca: un impegno collettivo”, promosso e organizzato dal prefetto Emanuela Saveria Greco, ha visto la partecipazione dell’assessore alla Protezione civile della Regione Marche Tiziano Consoli, del sindaco di Pesaro Andrea Biancani, dei rappresentanti del Dipartimento Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, dell’associazione Penelope Italia, dei Comuni e del volontariato di protezione civile. L’incontro è nato per favorire una maggiore conoscenza e consapevolezza del fenomeno, rafforzare il dialogo tra istituzioni ed associazioni per migliorare le procedure operative.

Persone scomparse: 29 ricerche, 21 ritrovamenti

«Il tema delle persone scomparse riguarda anche la nostra città – ha detto Biancani nel suo saluto istituzionale -. Anche a Pesaro ci sono casi di persone che non hanno fatto ritorno a casa, un tema che mi è particolarmente caro perché porta con sé un dolore silenzioso dell’attesa. Come istituzioni abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione, di stare accanto alle famiglie, di costruire una rete che non lasci nessuno solo. Come comunità abbiamo il dovere morale di non voltare lo sguardo, di non considerare queste storie come lontane o estranee».

Nel Pesarese tra il 2023 al 2025 si sono attivate 29 ricerche con 21 ritrovamenti e 3 deceduti. Mentre prendendo ad esame i dati del 2025 sono 9 le ricerche e 7 i ritrovamenti con un deceduto. Il prefetto nel suo intervento ha evidenziato i dati nazionali: quasi 25 mila scomparsi nel 2024, il 72 per cento under 18, 14.628 le persone ritrovate con un tasso di ritrovamento nello stesso anno del 59 per cento. I dati parziali del 2025, fino ad agosto, registrano oltre 16 mila denunce di scomparsa con quasi 9 mila ritrovamenti: «Questi numeri sono importanti – ha spiegato Emanuela Saveria Greco – per capire come attivarsi e organizzare tutte le forze che si dedicano alla ricerca dello scomparso dopo la denuncia, ma rispetto ad una volta, oggi le ricerche iniziano prima, nelle more della formalizzazione della denuncia». L’incontro ha dimostrato che la problematica richiede impegno, ascolto e innovazione costante. La voce di Federica, insieme ai dati e alle prospettive istituzionali, ha ricordato a tutti che dietro ogni nome c’è una storia che aspetta di essere ritrovata.




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