Conte: “Il M5s fondato da Grillo è morto ma non i suoi valori”
Su una cosa Giuseppe Conte è d’accordo con Beppe Grillo: “Il M5S da lui fondato è morto, su questo ha ragione in un certo senso, ma non sono morti i principi e i valori perché c’è stata una rifondazione” da parte degli “iscritti”, dice il presidente del Movimento in una intervista a Mattino Cinque. Sottolineando che il Movimento ha adesso “nuovi obiettivi strategici, politici, per definire l’azione e le nuove sfide, che non erano state pensate nel progetto originario, costruito per progetti locali, di portata perlopiù comunali”.”
Da domani alle 10 fino alle 22 di fomenica 8 dicembre gli iscritti voteranno di nuovo sul ruolo del garante. Tra Beppe Grillo e la comunità, osserva Conte, “si è rotto qualcosa altrimenti” gli iscritti non avrebbero “mai deciso di votare la cancellazione della figura di garante”. A suo avviso ciò è successo perché “c’è stato un momento in cui Grillo ha detto ‘Draghi il grillino’, ‘Cingolani l’elevato’. Lui ha fatto il grande errore politico di costruire un rapporto personale con Draghi anteponendo questo rapporto alla rappresentanza politica di una intera comunità”. Ancora. “Grillo si è lasciato irretire da questo rapporto, altrimenti Draghi non gli avrebbe mai proposto di abbandonare Conte e la comunità a favore di Di Maio e la scissione”, aggiunge l’ex premier.
Grillo dice di farci un altro simbolo? “Non esiste un Grillo depositario di un movimento politico alternativo, hanno fondato una forza politica che appartiene agli iscritti. Se una comunità deciderà di cambiare il simbolo lo faremo ma non è nella sua disponibilità”, sentenzia il leader. Ma il simbolo potrebbe essere portato via in Tribunale? “È stato registrato da Di Maio a nome del M5S e per i partiti politici vale l’uso consolidato del simbolo. Non è di Grillo e non è di Conte”.
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