Consorzio nazionale grappa, con dazi Cina il settore soffre – Business
– “La decisione della Cina di imporre dazi antidumping sull’importazione di acquaviti di vino e vinaccia provenienti dall’Unione europea, e quindi anche sulla grappa, la nostra acquavite di bandiera, è una misura che ci preoccupa non tanto per le conseguenze economiche immediate, visto i quantitativi limitati attualmente esportati sul mercato cinese, ma soprattutto per il segnale politico e commerciale che lancia”. Lo afferma Elvio Bonollo, vicepresidente del Consorzio Nazionale Grappa e Consigliere d’Amministrazione di Bonollo 1908.
L’azienda, oggi ancora saldamente in mano alla famiglia con la quarta generazione, è localizzata nella provincia di Padova con due stabilimenti: la distilleria di Conselve e la sede di Mestrino. Il fatturato 2022 è di 73 milioni di euro, in crescita rispetto al 2021 (65 milioni).
La grappa, sottolinea l’imprenditore veneto, “è il distillato simbolo del saper fare italiano, intensità e ricchezza aromatiche inimitabili che sono il frutto di una tradizione secolare e di un impegno costante nella qualità e nell’innovazione. Negli ultimi anni abbiamo investito nell’internazionalizzazione, promuovendo la nostra eccellenza nei mercati internazionali dove con grande impegno stiamo facendola conoscere. Tuttavia – lamenta – le barriere imposte dalla Cina e l’aleatorietà legata all’andamento della trattativa sui dazi Ue-Stati Uniti contribuiscono a generare un clima generale di instabilità ed incertezza in un momento in cui il nostro settore avrebbe bisogno di certezze, apertura e collaborazione anche internazionale”.
“È essenziale che le istituzioni italiane ed europee facciano squadra – conclude Bonollo – attivando con tempestività un dialogo costruttivo con le autorità cinesi per porre rimedio a questa decisione che, nello specifico, penalizza senza alcun reale e fondato motivo la nostra acquavite di bandiera. È fondamentale tutelare non solo gli interessi economici, ma anche il valore culturale e identitario della grappa, che merita rispetto e protezione su ogni tavolo internazionale”.
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