Economia

Conserve rosse made in Italy, nel 2024 bene il mercato asiatico: +13% a volume


Il Giappone è il sesto mercato di destinazione a livello mondiale delle conserve rosse made in Italy, e il secondo dopo gli Usa, se consideriamo solo i Paesi extraeuropei. Nel 2024 le esportazioni nel Paese nipponico hanno fatto registrare una decisa crescita in valore (+12,5% rispetto all’anno precedente), per un totale di circa 135 milioni di euro, circa il 4,5% dell’export globale (3 miliardi di euro). Il valore dell’export cresce anche in tutto il mercato asiatico con un netto +18,5% per un totale di circa 293 milioni di euro (il 9,7% dell’export totale). Segno positivo anche in termini di volumi: nel 2024 sono state esportate solo in Giappone circa 110mila tonnellate di conserve rosse (+12,5% rispetto al 2023), 244mila tonnellate (+13% sul 2023) considerando tutta l’Asia.

Sono i dati diffusi da Anicav, Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, che partecipa in questi giorni all’ultima edizione di Foodex, in programma a Tokyo dall’11 al 14 marzo, la più importante manifestazione fieristica agroalimentare del Giappone, che ospita oltre 80mila visitatori da circa 90 Paesi e regioni del mondo.

“Il Giappone si conferma uno dei principali mercati di sbocco per l’export del nostro pomodoro, in particolare per il pelato intero, apprezzato per le sue qualità e per la sua genuinità”, commenta Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav. “Le performance fanno registrare trend molto positivi, e di conseguenza il mercato nipponico assume ancora maggiore rilevanza strategica per le nostre aziende. In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, pieno di incognite generate dalle tensioni geopolitiche, la capacità di valorizzare le peculiarità dei nostri prodotti è di primaria importanza”.


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