consegnata lettera per il cessate il fuoco in Palestina
Cessare il fuoco in maniera definitiva in Palestina, il pieno ingresso di aiuti umanitari dentro la striscia di Gaza e il diritto al popolo palestinese di autodeterminarsi. Queste sono fra le principali richieste sostenute dai manifestanti che, nel tardo pomeriggio di mercoledì 26 marzo, si sono radunati davanti alla Prefettura di Arezzo. L’iniziata è stata promossa da Cgil Arezzo, alla quale hanno aderito una vasta rete di associazioni (fra le quali Arezzo per Gaza, Arci Arezzo, Anpi Arezzo) e movimenti politici come Pd Arezzo, Arezzo2020, Alleanza Verdi-Sinistra e M5s Arezzo.
Una delegazione ha avuto modo di incontrare il prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo all’interno del Palazzo del Governo, consegnando una lettera da mandare a Roma con l’auspicio che venga portata all’attenzione delle più alte cariche dello Stato. “Riteniamo che il silenzio della comunità internazionale e l’assenza di presa di posizione da parte dell’Unione Europea siano complici del massacro in atto nei confronti del popolo palestinese”, ha ricordato il segretario provinciale Cgil Alessandro Tracchi.
Il presidio di fronte alla Prefettura, che ha visto la presenza di oltre cento persone, non è il primo che viene organizzato in città nell’ultimo periodo. Due settimane fa, in piazza Guido Monaco, decine di manifestanti si erano riuniti per mostrare la propria solidarietà agli abitanti della Palestina, contestando l’amministrazione comunale per la recente visita privata dell’ambasciatore israeliano Jonathan Peled. La settimana scorsa, inoltre, in una conferenza in Comune il comitato “Arezzo per Gaza” aveva lanciato un appello alla maggioranza affinché riconosca lo stato di Palestina.
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