Umbria

Congresso Pd, l’ultima settimana: Pasquali avanti,


Un’ultima settimana – che sotto congresso è lunga praticamente una vita – e poi il Partito Democratico dell’Umbria avrà il nuovo segretario regionale, i due provinciali, quelli comunali e via elencando. Cinquemila tessere totali chiamate alle urne. Sandro Pasquali, sindaco di Passignano sul Trasimeno e candidato della mozione Passione democratica (e sostenuto dagli attuali vertici del partito, da Bori a scendere) è avanti col sessanta percento circa. Carlo Emanuele Trappolino, ex parlamentare e candidato di Casa democratica, è al 40%. Su base provinciale se a Perugia la partita dicono i ben informati sembri già chiusa – Baldini (Passione democratica) molto avanti su Burico (Casa democratica) -, a Terni è tutta un’altra musica. È Pierluigi Spinelli (Casa democratica) a guidare le danze, con Damiano Bernardini (Passione democratica) che punta alla rimonta. Insomma, è già finita? Non proprio. La questione – salvo colpi di scena molto, molto grossi – non sembra essere chi vincerà, ma quanto. Perché è il ‘come’ che alla fine determina l’equilibrio interno e le geometrie di partito. 

Anche se c’è da sottolineare che dalle parti di Casa democratica credono nella remuntada: “Siamo al quaranta percento: possiamo vincere”, scrivono. E ancora: “Quello che sembrava un congresso già scritto si dimostra, invece, un congresso assolutamente contendibile: vinciamo in molte realtà, come Spoleto, Terni e Castello, ci affermiamo positivamente in altre e la tendenza è in continua crescita”. Queste le parole di Stefano Lisci, consigliere regionale dem e coordinatore della mozione Casa democratica. “Il primo bilancio – spiega il candidato alla segreteria regionale Carlo Emanuele Trappolino – ci dà fiducia per affrontare l’ultima settimana di assemblee congressuali sapendo che ci sarà una risposta importante per vincere il congresso. Vogliamo contribuire a costruire un Pd ancora più forte e autorevole, per rispondere alla responsabilità nuova che ci arriva dalle vittorie in Umbria e in molte città. Siamo, quindi, impegnati a sostenere lealmente la giunta e il governo e a difendere l’onorabilità del gruppo dirigente del Pd, in tutte le sue espressioni, dagli attacchi della destra. Attacchi che respingiamo con forza, confortati da una consapevolezza importante: il Pd ha delle regole chiare, uno statuto e valori precisi, che vogliamo difendere e siamo impegnati a rendere coerente la battaglia politica col profilo valoriale del nostro partito. Siamo al lavoro per costruire, insieme, un Partito Democratico autonomo, in grado di ricostruire una visione di futuro che non sia bloccata sul presente ma che abbia la capacità di immaginare quello che ancora non c’è”.  “Le differenze nel Pd sono un patrimonio – aggiunge il candidato alla segreteria provinciale del Pd di Perugia Matteo Burico – e non devono essere combattute. Ci devono essere, perché ne sono l’essenza. Casa Democratica sta dando una speranza a tanti iscritti, in un percorso che non è contro nessuno, ma per il Pd. Perché sono convinto che questo congresso aiuterà tutto il Pd. Nelle istituzioni abbiamo scelto – continua – una classe dirigente che è la migliore possibile, ora la vogliamo aiutare. Abbiamo bisogno di un partito che difenda i suoi amministratori, perché abbiamo vinto e adesso dobbiamo convincere. Abbiamo bisogno delle idee di tutti e tutte, del coinvolgimento degli elettori del Pd, della loro passione, di coltivare la dignità del confronto in una casa comune dove tutti possono dare il loro contributo alla elaborazione politica e alla formazione delle classi dirigenti”.

Per contraltare, da Passione democratica fanno sapere che “sul piano regionale, la mozione guidata da Pasquali supera il 60%, segnando un distacco netto dagli avversari. Un risultato che rafforza la linea politica portata avanti in queste settimane e consolida la leadership della squadra che ha sostenuto il segretario uscente Tommaso Bori. La percentuale di Pasquali ha inoltre ampi margini di crescita, visti i congressi dei circoli rimanenti alle porte”.  E ancora: “A Perugia, Baldini si attesta intorno al 70% dei consensi e si avvicina con decisione alla conquista della segreteria provinciale. Un risultato solido, che premia una campagna condotta con determinazione e capacità aggregativa, e che lo proietta come figura centrale nella ridefinizione degli equilibri post-congressuali”.

La sorpresa, scrivono da Passione democratica, “arriva però da Terni, dove la rimonta di Bernardini sta agitando gli equilibri consolidati. Un recupero inaspettato che mette in discussione l’esito considerato scontato fino a pochi giorni fa e che spinge la vecchia guardia a un’improvvisa corsa ai ripari. Il dinamismo della mozione Bernardini sta infatti coinvolgendo nuove energie e segmenti importanti del partito, aprendo scenari imprevisti. Con l’ultima settimana di congressi alle porte, il bilancio provvisorio sembra premiare la continuità e il rinnovamento promossi dalla dirigenza attuale del Pd umbro, capace di tenere insieme stabilità e apertura al cambiamento”.

Nel mezzo c’è non leggera questione del rinvio a giudizio di Sandro Pasquali e quindi l’ineleggibilità. Argomento che per adesso rimbalza tra Perugia e Roma in cerca di una soluzione statutaria. Per Trappolino, “è un tema enorme che ha condizionato il nostro congresso”. 


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