Conflitto, Il Pd lancia proposta per un gemellaggio con una città della Palestina: “Pace, libertà e sviluppo”
Perugia gemellata con la Palestina, in particolare con una municipalità palestinese da scegliere con l’amministrazione comunale, per dare un segnale concreto di vicinanza a un popolo che vive da anni una condizione di sofferenza e di difficoltà. È questo l’obiettivo del Partito Democratico di Perugia e dai Giovani Democratici di Perugia. Al gruppo comunale è spettato il compito di presentare l’ordine del giorno che sarà oggetto di valutazione del Consiglio comunale. Nel giorno della presentazione sono intervenuti come relatori Stefano Moretti, segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Perugia, Lorenzo Ermenegildi Zurlo, capogruppo in Consiglio Comunale del PD, e Simone Emili, componente della segreteria regionale dei Giovani Democratici.
Un gemellaggio e la missione di Perugia
“Con questo ordine del giorno – ha spiegato Stefano Moretti – vogliamo rafforzare il ruolo di Perugia come città aperta al dialogo e alla cooperazione internazionale. Il gemellaggio con una municipalità palestinese rappresenta un segnale concreto di vicinanza a un popolo che vive da anni una condizione di sofferenza e di difficoltà. Siamo convinti che la diplomazia delle città possa contribuire a costruire ponti laddove la politica internazionale fatica a trovare soluzioni. Perugia, con la sua storia di pace e diritti, può e deve essere protagonista di questo percorso”.
Aiuti e cooperazione internazionale
Il capogruppo Lorenzo Ermenegildi Zurlo: “Con questo atto vogliamo riaffermare il ruolo del Consiglio Comunale di Perugia come luogo capace di guardare oltre i confini cittadini e di farsi interprete di valori universali come pace, solidarietà e cooperazione. La nostra città vanta una grande tradizione nella cooperazione internazionale, che l’ha vista protagonista in numerosi progetti di dialogo e sostegno a comunità in difficoltà in varie parti del mondo. Il gemellaggio con una municipalità palestinese non è solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto: vogliamo costruire un ponte di dialogo, vicinanza e sostegno a un popolo che da troppo tempo vive condizioni di ingiustizia e privazione dei diritti fondamentali”.
“Non vogliamo rimanere indifferenti”
In prima linea anche i Giovani Democratici, guidati da Simone Emili, che da tempo denunciano un’occupazione ingiustificata e una pulizia etnica: “Come Giovani Democratici abbiamo voluto farci promotori di questa proposta. Il genocidio che sta avvenendo in Palestina ci riguarda come singoli e come comunità. Non possiamo e non vogliamo rimanere indifferenti davanti alle sofferenze di un popolo che da anni subisce un’occupazione ingiustificata e una pulizia etnica. La storia di Perugia è una storia che parla di pace, di giustizia e di libertà: la nostra città non può voltarsi dall’altra parte e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per fare in modo che il popolo palestinese ottenga libertà e giustizia”.
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