Confindustria, restano in corsa per la presidenza solo Garrone e Orsini: escluso Gozzi
Genova. È Edoardo Garrone, presidente della Erg e del Sole 24 Ore (oltre che dell’istituto Gaslini), l’unico ligure in corsa per la presidenza di Confindustria nazionale. Escluso invece Antonio Gozzi, leader di Duferco e di Federacciai, in quello che si era configurato come un derby regionale. A sfidarlo sarà l’emiliano Emanuele Orsini, vicepresidente uscente, imprenditore nell’edilizia e nel settore alimentare. È quanto ha deciso la commissione dei saggi al termine delle consultazioni per capire di quale consenso godessero i candidati.
Fonti citate dalle agenzie di stampa fanno sapere che Antonio Gozzi starebbe “valutando le azioni da intraprendere”. In giornata l’industriale chiavarese, patron della Virtus Entella, aveva consegnato alla commissione di designazione i documenti che certificavano una soglia di voti assembleari superiore al 25%, un consenso costruito soprattutto nei distretti industriali del Nord-Est ma non solo. Una dotazione che evidentemente non è stata ritenuta sufficiente.
Tre giorni fa si era ritirato dalla corsa Alberto Marenghi, da quattro anni vicepresidente di Confindustria, amministratore delegato della storica Cartiera Mantovana, fondatore di Cartiera Galliera e Sumus Italia, invocando “ricomposizione e convergenza” come comune priorità degli industriali.
Dopo sette giornate di incontri sul territorio, i saggi hanno inviato una lettera alla commissione di designazione riferendo di avere “individuato all’unanimità in Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini i candidati chiamati ad illustrare il proprio programma nella riunione del consiglio generale del prossimo 21 marzo per il successivo voto di designazione, già in calendario per il prossimo 4 aprile”. La prossima settimana verrà presentata una relazione nel merito al consiglio generale.
Gli incontri di consultazione, hanno spiegato i saggi, “hanno permesso di coprire l’intero territorio nazionale, in rappresentanza di circa l’80% dei voti assembleari e del 73% dei componenti del consiglio generale, garantendo il massimo coinvolgimento del sistema associativo”. Il voto cruciale sarà quello del 4 aprile, in consiglio generale. Su quell’unico nome – Garrone od Orsini – si pronuncerà quindi l’assemblea il 23 maggio.