Confindustria chiede «piano straordinario» per le imprese. Proietti apre al dialogo
di D.B. e D.N.
Un nuovo «Piano straordinario per l’industria dell’Umbria» per rafforzare produttività, innovazione e capacità competitiva del sistema economico regionale. È la richiesta avanzata dal neo presidente di Confindustria Umbria, Giammarco Urbani, nel corso dell’assemblea pubblica dell’associazione, svoltasi martedì a Umbriafiere di Bastia Umbra con lo slogan Imparare dal passato per crescere in futuro.
L’intervento Urbani, amministratore delegato della Urbani Tartufi, ha sottolineato la necessità di un progetto condiviso «fondato sulla produttività, sull’innovazione e sulla capacità di generare valore aggiunto». «L’Italia ha bisogno di un Piano per l’industria e anche l’Umbria ne ha bisogno – ha detto –. Abbiamo energie e competenze straordinarie che devono poter esprimere tutto il loro potenziale». Il presidente ha annunciato di aver già avviato un percorso di confronto con istituzioni e operatori economici «per lavorare insieme a un grande progetto per l’industria regionale», ribadendo che «serve più produttività, che resta il vero nodo della nostra economia».
Zes e Fondi UE Urbani ha espresso apprezzamento per le misure nazionali a favore delle imprese e per la Zona economica speciale, che «può essere anche da noi un acceleratore di sviluppo». Ha invitato però a utilizzare «bene i Fondi di coesione della vigente e della prossima programmazione per fare in modo che ogni euro pubblico si traduca in crescita vera». Concludendo il suo intervento, ha ringraziato il presidente uscente Vincenzo Briziarelli e rimarcato la fiducia nelle potenzialità del sistema produttivo regionale: «Abbiamo imprese solide, persone straordinarie e un territorio con un potenziale ancora inespresso. Dovremo sederci intorno a un tavolo e mettere a terra politiche, strumenti e risorse per favorire la crescita e la competitività delle imprese».
Proietti L’assemblea è stata aperta dal saluto della presidente della Regione, Stefania Proietti, che ha ribadito la volontà di avviare un percorso di dialogo con il mondo produttivo: «Insieme dobbiamo aprire la strada al futuro e dobbiamo farlo in tempi complessi. Come giunta vogliamo avviare un percorso di dialogo attraverso un Patto per il futuro dell’Umbria per ragionare, progettare e costruire l’Umbria del futuro».
Imprese architrave Proietti ha definito gli imprenditori «architrave della comunità regionale», sottolineando che «le imprese generano futuro e moltiplicano i valori». Analizzando il contesto economico, ha riconosciuto che «ci sono elementi di fiducia come il tasso di natalità di imprese in alcuni settori, ma non possiamo ignorare difficoltà infrastrutturali». Tra le priorità indicate da Proietti il potenziamento delle reti di collegamento, per il quale ha ricordato l’impegno della Regione per lo sviluppo dell’aeroporto e l’importanza del sostegno del governo nazionale.
I temi Tra i temi toccati anche energia, Europa e valorizzazione delle aree interne. «C’è bisogno di certezze e tempi certi, innovazioni, fiducia e coraggio – ha detto –. Quel coraggio che a voi imprenditori non vi è mai mancato». Proietti ha infine ricordato Maria Grazia Lungarotti, «una donna che ha fatto impresa coniugando innovazione e bellezza, trasformando una esperienza familiare in modello di eccellenza».
Briziarelli Nel suo intervento, il presidente uscente Vincenzo Briziarelli ha lanciato un appello a «più industria e meno ideologia» e a «più concretezza nelle scelte europee». Tracciando un bilancio del suo mandato, ha criticato le politiche industriali dell’Unione europea: «L’Europa da anni insegue un modello ideale, ma irrealistico, e così sta distruggendo il proprio sistema industriale. Con il Green Deal e il sistema ETS stiamo penalizzando chi inquina meno».
Mondo vero Secondo Briziarelli, «in nome di un ambientalismo ideologico, stiamo mettendo in difficoltà i settori più avanzati e sostenibili del continente», mentre i concorrenti internazionali «continuano a crescere senza vincoli equivalenti». L’ex presidente ha invitato a «tornare al mondo vero, quello fatto di numeri, lavoro e investimenti, non di rendering e slogan», chiedendo «regole semplici, tempi certi e politiche industriali che premino chi innova e produce in Europa».
L’assemblea e i riconoscimenti La serata, che si è svolta in forma di cena di gala, ha visto la partecipazione – anche in collegamento da remoto – del presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini e del ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. Con la direttrice di QN, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, Agnese Pini, si è svolto un dialogo su economia, Europa e prospettive del sistema produttivo italiano. Durante l’assemblea, Briziarelli e Urbani hanno premiato le imprese associate da 75 e 50 anni. Per i 75 anni di adesione sono state riconosciute Biocostruzioni, Calcestruzzi Cipiccia, Forti e Spinelli e Mannocchi; per i 50 anni Cancellotti, Pellegrini Costruzioni, Salvati, Splendorini Molini-Ecopartner, Tecnostrade e Tiziancaffè.
Source link




