Confcommercio alza la testa e stronca le accuse dell’ex direttore Varotti. Il presidente Serra «Confusione e poca coerenza, polemica ridicola»
PESARO Un’uscita di scena che non poteva passare inosservata, quella dell’ex direttore di Confcommercio Marche Nord Amerigo Varotti, che da oggi ha cessato ufficialmente qualunque collaborazione con l’associazione per una divergenza di visioni. A suo dire, «la politica ha preso il sopravvento», lasciando poco spazio all’immaginazione citando direttamente la Giunta Acquaroli. Fulmini e saette, che però tornano dritti al mittente. «Un’uscita poco sobria che effettivamente ricalca la sua gestione dell’organizzazione nei suoi oltre 40 anni» ha ribattuto il presidente Confcommercio Angelo Serra.
La decisione consensuale
Risponde punto per punto l’associazione. A quanto pare, Varotti non è l’unico a volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa. «La cessazione del rapporto è arrivato consensualmente» prosegue Serra, spiazzato dall’addio tranchante dell’ex direttore. «Varotti nella scrittura privata ha messo nero su bianco la volontà di sperimentare in futuro altre forme di impegno in campo turistico e culturale con Confcommercio. Insomma tanta confusione da parte sua e zero coerenza».
Il marchio registrato
Ma a far ribollire il sangue, all’interno dell’associazione, sono soprattutto le polemiche sterili, che non giocano a favore di nessuno: «Siamo una organizzazione apartitica che dialoga da sempre con tutti. Cade poi nel ridicolo Varotti quando afferma che non potrebbe più mantenere il suo numero di telefono e utilizzare la mail – continua Serra – In tutti questi anni ha usufruito di rilevanti benefit e quando finisce il rapporto di lavoro è normale che certi strumenti cessino, come accade in ogni azienda». Passa poi alla difesa del proprio operato in merito all’Itinerario della Bellezza, che si trasforma facilmente in contrattacco: «Varotti afferma che Confcommercio non fa nulla. Ma in questi anni Varotti per conto di chi lavorava? E il supporto, anche per l’Itinerario della Bellezza, sia economico sia come personale dipendente da chi proveniva se non da Confcommercio?». Un progetto, quello di promozione del turismo ideato da Varotti nel 2018, che quindi l’associazione non rinnega, anzi. «Il marchio dell’Itinerario è registrato a nome di Confcommercio. Tanto è stato fatto e tanto continueremo a fare per migliorare questo progetto» promette Serra, che guarda già avanti. «Abbiamo contattato le Amministrazioni comunali per un incontro durante il quale illustreremo le novità per il necessario salto di qualità dell’Itinerario». Si apre quindi una sfida tra ex colleghi e amici sul turismo. Se da un lato, infatti, Confcommercio rilancia l’Itinerario della Bellezza, anticipando già ai sindaci dei Comuni coinvolti che a breve verrà scelta la data per il confronto sui prossimi passi da intraprendere, che includeranno certamente dei press tour, dall’altro lato Varotti ha assicurato che nel mondo del turismo si sentirà ancora parlare di lui, dato che sta organizzando un suo contro-Itinerario. «Ho già indivudato i soci, siamo stati dal notaio e abbiamo scelto il nome: tante tra Amministrazioni e associazioni vorrebbero già aderire». Una concorrenza all’ultimo sangue, sembra. «So che ha già contattato comuni come Gabicce e Corinaldo e che gli hanno già servito il due di picche» chiosa il presidente Serra.