Condotte 1880, Di Foggia: big player infrastrutture con Mainetti
Nicola Di Foggia, noto commercialista e consigliere di Condotte 1880 Spa, racconta il rilancio dell’azienda sotto la presidenza di Valter Mainetti, che ne è anche amministratore delegato. Innovazione tecnologica, sostenibilità e progetti infrastrutturali in Italia e all’estero sono al centro della strategia che punta a consolidare la leadership nel settore e a creare valore economico e occupazionale.
Dottor Di Foggia, cosa rappresenta il 2024 per Condotte 1880 Spa?
“Il 2024 è un anno chiave per noi: rappresenta il primo esercizio completo di dodici mesi dopo l’acquisizione, nel luglio 2023, delle commesse strategiche. I risultati del primo semestre sono molto incoraggianti, e prevediamo una crescita significativa sia in termini di valore della produzione sia di risultato economico rispetto al 2023. Questo ci consente di guardare al futuro con grande fiducia”.
Condotte 1880 Spa è distinta dalla precedente gestione commissariale. Qual è oggi la mission dell’azienda?
“È importante sottolineare che Condotte 1880 Spa, nata per proseguire la tradizione dell’impresa fondata nel 1880, è una realtà completamente nuova e separata dalla precedente gestione commissariale della Società Italiana per Condotte d’Acqua in Amministrazione Straordinaria. Sotto la presidenza di Valter Mainetti e con la direzione generale di Enzo Reggiani, la nostra mission è consolidare il nostro ruolo di player di riferimento nel settore delle infrastrutture in Italia e all’estero, puntando sull’innovazione e sulla sostenibilità”.
Quali sono gli obiettivi strategici del rilancio?
“Stiamo investendo molto in nuove tecnologie, come il Building Information Modeling (BIM) e altre soluzioni digitali, per migliorare la progettazione e l’efficienza delle costruzioni. Vogliamo creare infrastrutture che rispettino il territorio, riducendo al minimo l’impatto ambientale e contribuendo alla transizione ecologica del settore. Inoltre, stiamo accelerando i lavori già avviati e puntando su concessioni importanti, come quella per il Porto Turistico di Otranto”.
Quali sono i progetti più significativi in Italia e all’estero?
“In Italia, stiamo lavorando su tre grandi lotti: il Nuovo Policlinico di Caserta, la viabilità Lioni-Grottaminarda in Campania e la Città della Salute e della Ricerca a Milano. All’estero, siamo impegnati su progetti di rilievo come un’autostrada e una linea ferroviaria in Algeria (vedi foto di copertina, ndr), oltre a infrastrutture in Kuwait. Per l’autostrada algerina, ad esempio, abbiamo collaborato con la grande impresa cinese CRCC per garantire il successo del progetto”.
Avete progetti di espansione internazionale?
“Sì, stiamo lavorando su analisi tecniche per nuovi progetti in Africa Centrale, come in Rwanda e Guinea Equatoriale, e prevediamo interventi infrastrutturali in Albania e India. Siamo anche attivi nell’Est Europa, dove ci candidiamo per appalti relativi a opere civili per impianti nucleari e per lo sviluppo di infrastrutture portuali in Algeria”.
Qual è l’impatto occupazionale del rilancio di Condotte 1880 Spa?
“Attualmente, tra dipendenti diretti, indiretti e indotto, Condotte 1880 Spa conta oltre 2.350 risorse in Italia e all’estero. Questo dato evidenzia il nostro impegno non solo nel rilancio economico, ma anche nella creazione di posti di lavoro qualificati”.
Che ruolo gioca la sostenibilità nelle vostre scelte strategiche?
“La sostenibilità è al centro delle nostre scelte. Le infrastrutture che realizziamo devono integrarsi con il territorio e contribuire alla sua valorizzazione. È una sfida ambiziosa, ma riteniamo che sia il percorso giusto per garantire un futuro solido e responsabile”.
In conclusione, quale messaggio vuole trasmettere riguardo al futuro di Condotte 1880 Spa?
“Stiamo costruendo un’azienda che guarda al futuro, con solide basi nel passato. Grazie alla visione strategica di Valter Mainetti e al lavoro di tutto il nostro team, siamo pronti a consolidare il nostro ruolo di leader nel settore delle infrastrutture, contribuendo alla crescita economica e sociale dell’Italia e di altri Paesi”.
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