condannato a 15 anni e 8 mesi il killer di Viadana

È stato condannato a 15 anni e 8 mesi il giovane di Viadana (Mantova) che a settembre 2024, ancora minorenne, uccise la 42enne Maria Campai, di origini romene e residente a Parma, conosciuta su un sito di incontri online. Le indagini avevano portato al fermo del giovane poco dopo il ritrovamento del corpo della donna dopo sei giorni di ricerche – il 20 settembre 2024- nel giardino di una villa disabitata vicina a dove il giovane viveva e dove i due si erano incontrati.
“Volevo scoprire cosa si prova a uccidere – aveva detto agli investigatori il giovane – l’ho fatto con una mossa di wrestling. L’ho soffocata stringendole braccio e avambraccio intorno al collo”. aveva proseguito l’allora 17enne. Secondo quanto ricostruito gli inquirenti, prima di incontrare la vittima, il ragazzo aveva cercato sul web alcuni video su pratiche sessuali estreme e tecniche per uccidere a mani nude.
I due avevano avuto un incontro intimo e poi lui l’aveva uccisa. Successivamente l’uomo era stato fermato con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il ragazzo avrebbe colpito la donna alla testa con violenza, causandole ferite gravissime. Successivamente aveva preso il cadavere e lo aveva portato nel rudere di una villetta abbandonata, in un luogo dove difficilmente potesse essere notato, coprendolo con il fogliame.
La donna si era allontanata dalla sua abitazione di Parma, dove conviveva con la sorella, per andare a Viadana dove – aveva raccontato all’amico che l’aveva accompagnata – avrebbe dovuto sostenere un colloquio di lavoro con un uomo. Da quel momento però si erano perse le sue tracce. L’allarme era stato lanciato dalla sorella, che non l’aveva vista rientrare e non riusciva a contattarla al cellulare.
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