condanna all’ergastolo per Erin Patterson
In Australia lo hanno definito il processo del secolo. E ora Erin Patterson è stata condannata all’ergastolo dopo che – lo scorso luglio – era stata riutenuta colpevole delle accuse di triplice omicidio e tentato omicidio. La 50enne ha avvelentato gli ex suoceri, Gail e Don Patterson, e la zia del suo ex marito, Heather, servendo loro un arrosto alla Wellington farcito con amanita Phalloides, uno dei funghi più velenosi al mondo. Si è salvato il marito di Heather, Ian Wilkinson.
Il pranzo dell’orrore si è svolto nel luglio 2023 a Leongatha, una cittadina circa 130 chilometri a sud-est di Melbourne. Il giorno successivo, tutti e quattro gli ospiti furono ricoverati in ospedale con sintomi compatibili con un grave avvelenamento da funghi. Due giorni dopo si presentò anche Erin Patterson, riferendo di diarrea e nausea ma rifiutò le cure. Durante il processo, durato più di due mesi, l’imputata ha sostenuto che l’avvelenamento non era stato voluto, ma accidentale. Una giuria di 12 membri l’ha però dichiarata colpevole. Assente l’ex marito.
Secondo la Corte che l’ha giudicata colpevole, Erin Patterson aveva architettato un piano preciso. Invece di servire un unico grande filetto in crosta, come da ricetta del libro di cucina “Recipetin Eats Dinner” ritrovato in casa sua, aveva preparato delle monoporzioni, servendo a sé stessa una porzione “sicura” su un piatto di colore diverso. Un dettaglio notato dagli ospiti che sono vissuti abbastanza a lungo da poterlo raccontare prima di soccombere a una morte lenta e atroce. Durante il processo, la Patterson è salita sul banco dei testimoni in un ultimo, disperato tentativo di salvarsi, ma le sue “bugie“, secondo la giuria, l’hanno tradita più volte.
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