Marche

Concorso beffa per la scuola, si allungano i tempi. I docenti candidati: «Finiremo per ottobre»

ANCONA – Come non detto: il concorso per docenti di ruolo della scuola primaria sforerà il termine massimo del 15 settembre, data che sancisce l’avvio delle lezioni. A renderlo noto sono gli stessi candidati alla prova orale. «Io sono stata convocata per il 20 settembre» testimonia una docente jesina, tra i 193 insegnanti che, per un errore della commissione, si trova a dover ripetere la prova orale. «è stata estratta la lettera L, il mio cognome inizia per G. Quindi sarò tra gli ultimi a sostenere la prova» spiega.

Gli auspici

Eppure l’ufficio scolastico regionale, non più di 20 giorni fa, quando era esploso l’affaire dell’esame beffa, assicurava che sarebbero stati rispettati i tempi «per non mettere in difficoltà gli studenti, prima di tutto». «Era il nostro auspicio – conferma la dirigente Donatella D’Amico – ma non ce l’abbiamo fatta.

Purtroppo ci sono tempi tecnici della burocrazia che determinano un iter». La dirigente fa riferimento, in particolare, ai 15 giorni di preavviso per le prime chiamate.

«Un’attesa che ha allungato il procedimento» ribadisce la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale. Dettaglio, però, di cui avrebbero dovuto essere a conoscenza fin da subito, prima di mostrare una certa sicurezza rispetto alla conclusione dell’iter concorsuale. Ora non solo i nuovi insegnanti di ruolo entreranno dopo l’inizio dell’anno scolastico, ma ci sarà un periodo di cattedre vacanti che potrebbe durare anche un mese.

«Speriamo di poter assegnare i docenti tra fine settembre e i primi di ottobre» è il nuovo auspicio della dirigente D’Amico. Considerato che gli ultimi candidati sosterranno le prove orali tra il 20 settembre e i giorni successivi, è facile immaginare che dalle valutazioni della commissione all’assegnazione negli istituti scolastici passeranno altre settimane. Quindi è plausibile che fino ai primi giorni di ottobre alcune materie verranno coperte tramite supplenze.

L’intoppo

«I primi ad avere un disagio da tutta questa situazione saranno gli studenti – tiene a sottolineare l’insegnante jesina – che nel giro di un mese si vedranno sostituire gli insegnanti». E quindi ricominciare daccapo la trafila della conoscenza di un nuovo docente, l’acquisizione di un metodo diverso da quello con cui si è iniziato l’anno. Insomma, una serie di ostacoli che sicuramente rallenterà la tabella di marcia del programma didattico. E a rimetterci sono i giovani studenti delle primarie. Almeno quelli coinvolti dalla criticità causata dall’errore commesso (in origine) dalla commissione che ha valutato gli esami dei candidati al concorso con le griglie della scuola per l’infanzia invece di utilizzare quelle della primaria.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »