Concordato 2.0 e tutoraggio: parte l’era Carbone alle Entrate
Una scelta nel segno della continuità, anche se solo per un anno. Sia per i ruoli svolti finora all’interno dell’Agenzia, sia per portare avanti il percorso a cui ha contribuito in prima persona nell’attuazione della riforma fiscale. Vincenzo Carbone arriva alla direzione delle Entrate dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini che, dopo essere stato confermato poco meno due anni fa dal Governo in carica, ha espresso il suo disagio rispetto alle posizioni e agli attacchi arrivati da diversi esponenti della maggioranza all’operato del Fisco italiano.
Nel segno della continuità
Anche alla luce delle diverse vedute e sensibilità all’interno di Governo e forze politiche che lo sostengono, l’indicazione da parte del Consiglio dei ministri di lunedì 23 dicembre, che è il primo passo per i successivi step istituzionali destinati a concludersi con la registrazione della Corte dei conti, è stata quella di puntare sulla soluzione interna fino a gennaio 2026 (data in cui sarebbe scaduto l’incarico di Ruffini), quando andrà presa una nuova decisione politica. Carbone (61 anni) è, infatti, il vicedirettore vicario in carica e capo della divisione Contribuenti di via del Giorgione. Ma in Agenzia ha ricoperto incarichi sia a livello territoriale, guidando tra l’altro le direzioni provinciali I e II di Roma, sia a livello centrale, ad esempio con l’incarico alla direzione grandi contribuenti. Un’esperienza da dirigente della macchina dell’amministrazione finanziaria maturata, quindi, sul campo. E un legame con il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha sostenuto la scelta di Carbone anche dopo il rapporto consolidatosi proprio sul terreno dell’attuazione della delega fiscale.
A luglio 2023 Ruffini lo ha incaricato di coordinare le «attività finalizzate alla predisposizione degli strumenti attuativi della riforma fiscale in itinere» e, in particolare, «lo sviluppo del regime di adempimento collaborativo (tax control framework), il nuovo modello di concordato preventivo biennale, il riordino organico delle norme che regolano la materia tributaria». Proprio perché è l’uomo dell’Agenzia che ha seguito più da vicino queste partite così strategiche, ha prevalso la scelta della continuità. Il nuovo rapporto fisco contribuenti, che si estende anche alla fase della riscossione, si caratterizza per un investimento sulla fase ex ante di dialogo per cercare di far emergere base imponibile ed evitare così di rincorrere l’evasione con tutte le difficoltà sempre connesse al recupero di tax gap.
La sfida del nuovo direttore
La sfida di Carbone quindi sarà quella di cercare di affinare e rendere ancora più efficaci strumenti, che sono stati delineati o hanno avuto un primo debutto grazie ai decreti attuativi della delega. Il primo pensiero è al dossier del concordato preventivo biennale. Il bilancio è stato definito «discreto» da Leo con circa 600mila adesioni e 1,6 miliardi di gettito, ma soprattutto (ed è questo il dato su cui si punta a lavorare) i 190mila che erano ampiamente al di sotto della soglia di affidabilità fiscale e scegliendo il concordato si sono portati in un zona “virtuosa”. Per questo la mission sarà quella di rendere più semplice lo strumento dall’edizione 2025-2026, magari agendo sulla leva delle pagelle fiscali (gli Isa). Del resto Carbone sa bene di cosa di si parli perché è stato presidente di Sose (ora incorporata in Sogei), che si è occupata prima degli studi di settore e poi proprio degli Isa.
L’altro fronte del fisco ex ante è il tutoraggio per le imprese di maggiori dimensioni che sono fuori dai parametri di ricavi e compensi degli Isa. La cooperative compliance, ossia il tutoraggio del Fisco, aspetta di decollare nel 2025 con la piena operatività della certificazione del Tax control framework da parte di commercialisti e avvocati. Questo consentirà di avviare un percorso congiunto passo dopo passo che accompagni i contribuenti verso gli adempimenti e quindi verso la determinazione dell’imponibile e delle imposte dovute in un’ottica, appunto, di collaborazione reciproca.
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