Conclave, tra i papabili il cardinale con la Verna nel cuore. Qui il noviziato tra i frati minori, poi la carriera a Gerusalemme
La data di inizio del conclave è stata decisa: dal 7 maggio i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo pontefice. E tra i papabili ce n’è uno che conserva tra i suoi ricordi un po’ di Arezzo. O meglio, custodisce un’esperienza fondamentale del suo percorso vissuta in quel luogo straordinario che è il santuario de La Verna. Si tratta del cardinale Pierbattista Pizzaballa. Nominato da papa Francesco Patriarca di Gerusalemme dei Latini, appartiene all’ordine dei frati minori. Originario di Cologno al Serio (Bergamo), ha trascorso il suo noviziato proprio dove San Francesco ricevette le stimmate. Qui indossò per la prima volta l’abito francescano e per un anno approfondì i suoi studi della Regola, delle fonti e della storia francescane.
Un percorso personale e spirituale che lo ha poi portato alla pronuncia della professione temporanea di fede: prese cioè pubblicamente l’impegno di vivere secondo la regola di San Francesco, ovvero in obbedienza, povertà e castità. Era il 7 settembre del 1985, e la cerimonia si svolse sempre alla Verna. Poi a Bologna, presso la Chiesa di S. Antonio, arrivò la professione solenne (nel 1989) e l’anno dopo fu ordinato sacerdote.
Il curriculum di monsignor Pizzaballa è fitto di incarichi, i più importanti in Terra Santa. Dal 2 luglio 1999 entra formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa. Ha ricoperto il ruolo di vicario generale del Patriarca Latino di Gerusalemme. Dal 2008 è Consultore nella Commissione per i rapporti con l’Ebraismo del Pontificio Consiglio Promozione Unità dei Cristiani. Ha fatto il suo solenne ingresso a S. Salvatore il 2 Giugno 2004, al S. Sepolcro il 3 giugno 2004, a Betlemme il 4 giugno 2004; a Nazaret il 9 giugno dello stesso anno. Il 15 luglio 2016, in occasione della riunione del Collegio dei Consultori del Patriarcato latino, il Patriarca emerito Fouad Twal ha proceduto al passaggio dei suoi poteri all’arcivescovo Pizzaballa, designato amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme come da decreto di papa Francesco. Il 24 ottobre 2020, Papa Francesco lo ha nominato nuovo Patriarca Latino di Gerusalemme. Sempre da Papa Francesco è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 del Titolo di Sant’Onofrio.
Le possibilità di essere nominato
Ma quante possibilità ha Pizzaballa di essere nominato Papa? Alcune premesse sono d’obbligo. I cardinali con diritto di voto sono attualmente 133 (erano 135 ma due hanno comunicato che per motivi di salute non potranno partecipare al voto). Il favorito al momento sarebbe Pietro Parolin, segretario di Stato che ha il compito di guidare i religiosi nella Cappella Sistina per le elezioni, e che secondo il Fatto quotidiano potrebbe già contare su 40 voti. Altro nome che circola con insistenza è quello dell’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. Monsignor Pizzaballa sarebbe il terzo cardinale italiano che potrebbe raccogliere attorno a se i consensi necessari. Ma i papabili provenienti da altri Stati non mancano: ci sono l’ungherese Péter Erdő, il francese Jean-Marc Aveline, Willem J. Eijk dai Paesi Bassi, il filippino Luis Tagle per rappresentare la chiesa asiatica o il congolese Fridolin Ambongo Besungu (nell’eventualità di un primo papa africano)e anche Joseph Tobin, arcivescovo 72enne di Newark, New Jersey.
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