“Con Matteo nessun problema, avanti insieme” – Il Tempo
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Meloni chiude l’affaire chat. Dopo l’intervista del segretario del Carroccio a “Il Tempo”,in cui anticipava come la premier avrebbe confermato che Fratelli d’Italia non pensa della Lega quanto apparso sulle chat del Fatto Quotidiano, a chiarire è la stessa premier. Quest’ultima, nella tarda serata, infatti, mediante un post, smorza ogni controversia: «Non sarà certo qualche polemica strumentale – scrive su X il presidente del Consiglio – a scalfire il nostro rapporto. Con Matteo Salvini abbiamo affrontato tante battaglie insieme e continueremo a lavorare fianco a fianco, con lealtà e determinazione, per il bene dell’Italia». Detto ciò, il partito della premer non intende starsene a braccia conserte rispetto all’ennesimo attacco della sinistra. Anzi, sembra non escludere neanche le vie legali. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, gli avvocati di via della Scrofa sono già al lavoro e avrebbero ricevuto mandato dal vertice per studiare possibili ricorsi in sede penale e civile, con tanto di richiesta danni.
![Meloni-Salvini, il post che manda in tilt la sinistra: Nulla scalfirà il nostro rapporto](https://img.iltempo.it/images/2025/02/07/200125633-ec69c57b-fbcb-445a-8a7e-1c0bdce0fca6.jpg)
Non si esclude nemmeno un eventuale reclamo davanti al Garante della privacy. Forte, infatti, è l’irritazione che si sta registrando in queste ore a seguito della diffusione delle conversazioni tra i big del partito degli italiani. In particolare fa discutere il passaggio in cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari avrebbe dato del «bimbominchia» all’attuale ministro delle Infrastrutture. «Si tratta – dicono dai piani alti di FdI – di una chiara violazione della privacy». L’unica certezza è che il nuovo manuale non cambierà gli equilibri nella maggioranza. «Siamo tranquilli», viene spiegato in una nota, diffusa dalle agenzie, antecedente al post di Meloni. «Non c’è una sola frase scorretta nei confronti del Carroccio da quando è iniziata la campagna elettorale del 2022 e la stagione esecutivo. Quelle frasi risalgono a quando non eravamo alleati: c’erano posizioni diverse in Parlamento, era un’altra epoca. Anche le cose che ci dicevamo in pubblico erano diverse».
![Cause, reclamo e forte irritazione: Fratelli d'Italia al contrattacco sulle chat rubate](https://img.iltempo.it/images/2025/02/07/162927145-3ae6e1a1-a8c4-4797-9bcf-57653449f011.jpg)
Per i fedelissimi di Giorgia, dunque, si tratterebbe di un collage, creato ad arte per spaccare chi ha le redini del Paese, considerando i fake e le forzature. Sempre da Fratelli d’Italia, infatti, viene rimarcato un concetto fondamentale, che tra l’altro sarebbe uno dei punti sul quale i legali starebbero costruendo il possibile ricorso: «Non c’è sempre corrispondenza tra i contenuti della chat e quanto riportato nel libro di Giacomo Salvini. Non solo vengono omesse numerose frasi della chat, ma vengono anche riportate frasi mai scritte». Un dato di fatto è che nel testo venduto come scoop, di fatto, di nuovo c’è poco o meglio nulla. Si tratta, perlopiù, di una minuziosa ricerca per mettere in risalto le differenze, che tutti conoscono, tra il partito di Giorgia e quello di Matteo nel Conte I, ovvero quando il Carroccio era a Palazzo Chigi e FdI all’opposizione. Il mistero, piuttosto, resta un altro: chi avrebbe diffuso conversazioni riservate. Anche in questo caso, però, il giornalista del Fatto lascia più di un indizio. Quando mette in risalto come la premier nel 2019 se la sarebbe presa con chi non l’avrebbe sostenuta abbastanza, lascia intendere come ci sia stato più di quache, poi non eletto, che chiamava “vendetta”.
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