Con la primavera arriva il periodo di nidificazione del gabbiano reale: come gestire la convivenza
Con la primavera arriva anche la stagione della nidificazione del gabbiano reale, da aprile a luglio, per questo il servizio ambiente del Comune di Rimini ricorda gli accorgimenti di carattere generale e le informazioni utili per i cittadini per prevenire l’incremento della popolazione di questo volatile nei centri urbani. Quella del gabbiano reale è una presenza diffusa, da qualche tempo sempre più spesso stanno abbandonando la zona del mare a favore delle città ben più ricche di cibo, nidificando sui tetti e creando alcuni problemi di convivenza con i cittadini come l’imbrattamento di tetti, edifici, monumenti; disturbo e rumore, anche nelle ore notturne, ostilità nei confronti degli intrusi e interazioni nei luoghi in cui sono presenti i rifiuti urbani lasciati indebitamente fuori dai cassonetti.
Il gabbiano reale è un volatile di grosse dimensioni, con una lunghezza che può arrivare a sfiorare i 60 centimetri e un’apertura alare che varia tra i 110 e i 140 centimetri, è una specie protetta ed è tra le specie più adattabili. Mangia di tutto, oltre che di pesce e altri organismi marini e di scarti di pescato, si nutre di rifiuti, uova e nidiacei, di animali morti ed è anche in grado di predare altri animali, compresi individui adulti di colombo di città e di rondone. Con gli uomini non è aggressivo a meno che non senta minacciata la sua prole per difendere la quale compie azioni di disturbo tramite picchiate, tentativi di colpi con le zampe e lancio di feci.
Quella che potrebbe sembrare una gradita e inusuale presenza può dunque rappresentare un problema, soprattutto nel periodo di nidificazione. L’unico modo per evitare la loro presenza continuativa è attuare una serie di azioni preventive di dissuasione preventiva e incruenta, da attuare prima che i gabbiani abbiano costruito il loro nido, atti a impedire la nidificazione per chi nella propria abitazione ha tetti, piani, terrazze, balconi, davanzali, ciminiere, camini e a evitare di abbandonare rifiuti fuori dai cassonetti.
Il periodo di nidificazione va orientativamente da aprile a luglio. In particolare, se si è già avuta la presenza di gabbiani sul proprio tetto negli anni precedenti e non si desidera che la nidificazione avvenga di nuovo, è necessario intervenire per tempo provvedendo alla rimozione dei nidi prima che inizi la nuova stagione riproduttiva e, all’applicazione sul tetto di dispositivi incruenti per evitare il ripetersi della nidificazione. E’ inoltre importante la frequentazione, se possibile, delle aree (tetti, terrazze, balconi, davanzali, ciminiere, camini) in cui i gabbiani hanno già nidificato nel passato o che sono frequentate dalla specie. Il nido può essere rimosso solo se non sono già presenti le uova o i piccoli. La distruzione intenzionale del nido con l’uovo è vietata.
Essenzialmente gli ambiti di intervento sono due. Da una parte quelli volti a limitare l’accesso ai luoghi di nidificazione e sosta sugli edifici, ad esempio stendendo delle “reti antintrusione” in plastica o metallo o più semplicemente un sistema formato da fili tesi. Esistono inoltre anche deterrenti ottici (nastri colorati, bandiere riflettenti, effige di rapaci, ecc.) e acustici. Dall’altra quelli volti limitare le forniture di cibo sensibilizzando i cittadini e le attività commerciali come pescherie, negozi di frutta e verdura, macellerie, ristorazione di varia natura, ad evitare dispersione sul territorio degli scarti e rifiuti.
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