Lazio

Con il West Nile rispuntano i virologi. Crisanti: "Malattia innocua"


Grande attenzione per il virus West Nile. Aumentano i casi e si contano 9 morti in Italia, con i focolai più attivi nelle province di Latina e Caserta. A 4 di sera, il talk di Rete 4, si rivede una vecchia conoscenza del Covid, il microbiologo Andrea Crisanti nel frattempo diventato senatore con il Pd. L’esperto minimizza l’allarme: “Su cento infezioni una sola è sintomatica, e su cento infezioni sintomatiche soltanto una sola è mortale. Quindi di fatto è una malattia tutto sommato innocua, con una mortalità bassissima dell’1 su 10.000”.

 

Per Crisanti il paragone con altre malattie trasmesse dalle zanzare è impossibile. “Se pensiamo alla dengue”, la febbre emorragica diffusa in Sud America, “che presenta una mortalità del 3%, è molto ma molto più seria”. Il virus del Nilo Occidentale “è una malattia che sicuramente si può evitare con le giuste misure di prevenzione, che devono essere implementate ad aprile. Quindi, nelle regioni interessate, ad aprile bisogna mettere trappole, bisogna ogni settimana o due settimane raccogliere trappole, verificare se le zanzare nelle trappole hanno virus e a quel punto iniziare il processo di disinfezione”, afferma il microbiologo. 


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