Ambiente

Con Greenitaly a Fiere di Parma le nuove rotte del florovivaismo – Fiere e Eventi

Le nuove rotte del florovivaismo
verranno delineate a Fiere di Parma, dal 15 al 17 ottobre con
Greenitaly che si svolgerà in concomitanza con Mercanteinfiera.

   
“Una scelta strategica che valorizza la sinergia tra eventi e il
flusso di visitatori nazionali e internazionali” ha sottolineato
.l’Ad di Fiere di Parma Antonio Cellie oggi al ministero
dell’Agricoltura dove ha presentato Il nuovo format fieristico:
“mettiamo in scena tutto l’ecosistema dell’offerta
florovivaistica per realizzare un salone dove immaginare,
progettare e realizzare concretamente i paesaggi nei quali
vorremmo vivere e lavorare”. Un’Italia “Made in&by green” con
ecosistemi sociali più resilienti, inclusivi, adattivi.

   
L’Italia del florovivaismo unisce un comparto che vale 3,2
miliardi, dei quali il 70% destinato all’export, – in costante
crescita – e una reputazione globale nel segmento di alta
qualità. Matteo Zoppas, presidente Ice ha aggiunto: “Con 1,2
miliardi di euro esportati nel 2024 – e i primi tre mesi del
2025 che hanno superato i 480 milioni – il florovivaismo si
conferma un’espressione avanzata del Made in Italy dove
tradizione agricola, cultura del paesaggio e sostenibilità si
intrecciano in un equilibrio virtuoso che ci viene riconosciuto
a livello globale. Non a caso siamo tra i primi tre paesi
esportatori al mondo, con un potenziale di crescita che può
contribuire a far raggiungere l’obiettivo sfidante posto dal
Masaf dei 100 miliardi di esportazioni nel settore
agroalimentare. In questo contesto, Ice Agenzia rinnova il
proprio impegno al fianco delle imprese italiane sostenendo
Greenitaly aiutandola a posizionarsi come piattaforma europea
per l’innovazione nel vivaismo. Un impegno che si concretizza
attraverso un programma di incoming di 150 buyer esteri”. “La
città del XXI secolo richiede estrema competenza nel progettare
il verde urbano: non basta più un’attenta scelta varietale, ma
bisogna considerare la collocazione nel tessuto urbanistico,
avere attenzione ai costi di manutenzione, valorizzare le
capacità di riduzione delle bolle di calore, di affrontare le
prolungate siccità, di smaltire eccessi d’acqua: – ha concluso
Mauro Uniformi, presidente Conaf – Per i dottori agronomi e i
dottori forestali è un’opportunità stimolante che molti nuovi
iscritti hanno già capito e colto.”

   

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