Con bambini e adolescenti a contare di più sono l’esempio e il dialogo. I risultati di un’indagine
Un recente studio dell’Università di Washington, pubblicato sul Journal of Child and Family Studies, ha messo a fuoco un principio chiave dell’educazione dei figli: non basta stabilire regole, bisogna anche rispettarle in prima persona. I comportamenti dei genitori hanno dunque un impatto diretto sulle scelte dei figli, soprattutto nel corso di quella fase complicata della vita che è l’adolescenza.
Lo studio: adolescenti e percezione dell’uso di sostanze
L’indagine ha coinvolto circa 300 ragazzi tra i 13 e i 17 anni, con l’obiettivo di esplorare il loro rapporto con le droghe, in particolare la cannabis. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare il punto di vista percepito dei genitori sull’uso della cannabis e il livello di controllo e vicinanza esercitato dai genitori sulle loro vite.
I risultati hanno rivelato che il 32% degli adolescenti credeva che i propri padri non solo fossero favorevoli all’uso della cannabis, ma ne facessero anche uso. Una percentuale leggermente inferiore (26%) attribuiva lo stesso comportamento alle madri. Questo sospetto influiva significativamente sui comportamenti dei ragazzi, spingendoli a essere più inclini all’uso della sostanza.
Stacey JT Hust, autrice principale dello studio, ha spiegato che la percezione di incoerenza da parte dei genitori mina la loro autorevolezza. «Se i ragazzi ritengono che mamma e papà usino droghe, anche solo occasionalmente, tenderanno a imitarli, indipendentemente dal fatto che questa convinzione sia vera o no» ha spiegato l’esperta.
Genitori, modelli di comportamento e conversazioni aperte
Al netto del caso specifico, la ricerca sembra evidenziare che l’influenza dei genitori non si limiti all’esempio concreto ma si estenda anche al dialogo. Spiegare in modo chiaro i rischi delle droghe e stabilire limiti netti aiuta a proteggere gli adolescenti. Al contrario, la mancanza di discussioni sincere sui pericoli della cannabis può lasciare i ragazzi disorientati e più vulnerabili alle pressioni sociali.
Un sondaggio rivela i sogni dei giovanissimi e i loro desideri per il futuro, mentre in alcune scuole primarie d’Italia parte il progetto educativo Sogna e credici fino alle stelle, che incoraggia i bambini a sognare in grande e inseguire le proprie ambizioni attraverso attività didattiche dedicate e il coinvolgimento di quattro speciali «sognatori»
L’effetto della vicinanza emotiva con mamma e papà
Un aspetto interessante emerso dallo studio riguarda il ruolo del legame emotivo con i genitori. I ragazzi che hanno un rapporto stretto con madri consumatrici di cannabis mostrano una maggiore propensione all’uso della sostanza. Al contrario, e in fondo senza troppe sorprese, un legame solido con madri contrarie alla droga li rende più inclini a rifiutarla del tutto.
Per quanto riguarda i padri, la situazione appare invece diversa: il loro uso o non uso di cannabis sembra influire meno sulle scelte dei figli, anche se un rapporto stretto con loro riduce comunque la paura nei confronti della sostanza. Questo suggerisce che l’influenza del genitore varia in base al genere.
Controllo e presenza: armi contro l’uso di droghe
Oltre al legame affettivo, il controllo genitoriale gioca un ruolo cruciale. Monitorare costantemente le abitudini e le amicizie dei figli, mantenendo un dialogo aperto e sincero, si è rivelato particolarmente efficace nel ridurre l’uso di cannabis, soprattutto nei ragazzi.
«Parlare regolarmente dei rischi delle droghe, magari durante i pasti, e mostrare interesse per la vita quotidiana dei figli è fondamentale» ha sottolineato Jessica Willoughby, un’altra autrice dell’indagine.
In sintesi, il messaggio per i genitori è chiaro: essere un esempio coerente e mantenere un dialogo costante sembrano essere i pilastri per aiutare i figli a navigare il complesso periodo dell’adolescenza, tenendoli lontani dai pericoli delle droghe.
FONTI SCIENTIFICHE CITATE IN QUESTO ARTICOLO:
Study finds perceptions of parent cannabis use shape teen attitudes
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