Abruzzo

Comune Chieti,da Consiglio ok piano risanamento Teateservizi – Abruzzo


In aula anche lavoratori e sigle sindacali


(ANSA) – CHIETI, 28 MAR – Il Consiglio comunale di Chieti ha
approvato il piano di risanamento della società in house
Teateservizi che si occupa di riscossione dei tributi, gestione
dei parcheggi a pagamento e del cimitero. La delibera,
importante ai fini del Piano di concordato preventivo, che va
depositato in Tribunale entro il 31 marzo nell’ambito della
procedura apertasi dopo l’istanza di fallimento della società
presentata nei mesi scorsi dalla Procura della Repubblica, ha
avuto 13 voti a favore della maggioranza e un voto contrario
nella stessa maggioranza di centro sinistra.
   
I consiglieri di minoranza sono usciti dall’aula, mentre al
Consiglio non si sono presentati consiglieri e assessori del
polo civico che fa capo al vice sindaco Paolo De Cesare e che fa
parte della maggioranza. La delibera è stata presentata
dall’assessore con delega alle partecipate Enrico Raimondi che
ha illustrato le scelte e le motivazioni dell’Amministrazione,
anche alla luce della recente pronuncia della Corte dei Conti.
   
Nella sala consiliare della Provincia, dove si è svolta la
seduta, era presente anche una folta rappresentanza di
lavoratori di Teateservizi e sigle sindacali.
   
“Votare la delibera è solo il primo passo di un lungo e
complesso percorso – ha detto il sindaco Diego Ferrara prima del
voto – Non posso che apprezzare il lavoro di verifica che la
Procura della Repubblica e la Corte dei Conti sono state
chiamate a fare per mettere in trasparenza la situazione di
Teateservizi, portare chiarezza e trasparenza è anche una mia
premura e corrisponde allo spirito di quanto è stato fatto
soprattutto nell’ultimo anno. Il percorso di risanamento è stato
avviato per mezzo di misure che sono state portate a conoscenza
della Corte dei conti, con cui abbiamo cercato un contatto
costante nel rispetto dei ruoli e in spirito di leale
collaborazione istituzionale. La delibera ha questo come
obiettivo: chiarire e risanare, perché l’auspicato risanamento
non solo ha diretta incidenza sul piano di riequilibrio, tenta
di cogliere l’esigenza morale di tutelare il lavoro e i
lavoratori, oltre che migliorare l’efficacia e l’efficienza che
la società è chiamata a dover garantire nell’interesse dei
cittadini tutti”. (ANSA).
   

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