Liguria

Comunali, Salis parte dai territori: “La riforma dei municipi di Bucci da cancellare”. E stronca il nuovo crematorio: “Non serve alla città”

Genova. “Io non credo nell’uomo o nella donna sola al comando, che centralizza il potere. Io credo che i municipi siano fondamentali come presidi sul territorio e per dare risposte di vicinanza alle persone che si sentono comunque senza servizi e hanno bisogno di avere servizi vicino a casa. Io penso che i municipi vadano non solo potenziati ma gli vada ridato quel ruolo che hanno cioè di presidio del comune nei vari territori“.

Con queste parole la candidata sindaca per la coalizione del centrosinistra Silvia Salis “liquida” la riforma dei municipi varata dalla giunta Bucci nel 2021. Lo fa durante l’incontro avvenuto questo pomeriggio presso il circolo del Partito Democratico di Struppa, dove ha incontrato e si è presentata agli iscritti per lanciare il lavoro della campagna elettorale. “Una riforma sbagliata per tanti motivi – spiega Salis – per prima cosa ha allontanato le istituzioni dai cittadini e che quindi le ha fatte sentire sempre più lontane. Non sono mai nati così tanti comitati come in questo periodo. Non è un caso. E poi questa riforma non risponde a un’esigenza reale in una città come Genova che è tante città in una città cioè quella di avere un collegamento e riferimento snello alla centralità del comune”. Quindi sarà cancellata?: “La nostra intenzione è si, ridando peso e centralità ai municipi“.

Silvia Salis ha parlato in un circolo gremito, accolta da un caloroso e lungo applauso, con la sua agenda rossa in mano. Dopo aver ringraziato i militanti del partito, e inquadrato il contesto della sua scelta, ha affrontato i temi legati al territorio della Val Bisagno: “Il primo cantiere che faremo partire è quello delle infrastrutture sociali, nessuno ha la bacchetta magica ma bisogna iniziare un lavoro i cui risultati si vedranno negli anni – ha sottolineato – Noi siamo quelli del no alle soluzioni calate dall’alto. Se si guarda alla Val Bisagno la mobilità è sicuramente uno dei problemi principali – ha poi proseguito ricordando il propio no allo Skymetro – Serve una risposta immediata nel rafforzamento dei servizi e una a lungo termine, studiando la migliore soluzione”. Salis ricorda il percorso nato dal basso per il tram, rilanciandolo: “Un progetto che va studiato nei minimi dettagli e che deve creare un reale beneficio”.

salis struppa

Poi la stoccata sul secondo forno crematorio, fortemente voluto dalla giunta di centrodestra: “Semplicemente non serve – spiega Salis interrotta da un lungo applauso – Non serve perchè il forno che abbiamo oggi fa 7 mila cremazioni all’anno, ma avrebbe una capacità di 14mila. E poi il sito che hanno scelto è in frana attiva, quindi non sostenibile. Un progetto che non ha senso e non serve alla città“.  E po l’attacco sui ritardi dello scolmatore del Bisagno e su cava Cavalletti e il suo impianti di bitumi: “Un impianto industriale a 150 metri dalle case, incomprensibile. Ci chiediamo il cosiddetto governo del fare che cosa ha fatto. E per chi lo ha fatto. Oggi dobbiamo tirare una riga, da Genova può davvero nascere un percorso nazionale. Oggi la nostra coalizione è sotto gli occhi di tutto il paese: io credo che Genova non sia mai stata una città di destra ma penso che anche l’Italia non sia un paese di destra“.

A fare gli onori di casa il segretario del circolo Antonio Tricarico, che ha ricordato come “questi territori sono la periferia, noi la Genova Meravigliosa non l’abbiamo mai vista“. Poi Lorenzo Passadore, consigliere municipale della Media Val Bisagno, introducendo l’incontro, ha ricordato come in questi anni il ruolo dei municipi “sia stato svuotato” mentre “la malattia della annuncite ha fatto enormi danni, come per il caso dell’Acquedotto storico, il cui recupero è stato annunciato e inaugurato diverse volte, ma nella realtà è di fatto abbandonato al dissesto“.

Prima dell’intervento di Silvia Salis, Simone D’Angelo segretario del Pd Genova, ha ammesso che il gruppo dirigente “ha fatto un po’ di casino, ne siamo consapevoli e ci scusiamo, ma n’è valsa la pena. Oggi abbiamo una candidata forte e credibile e con una coalizione ampia, la più ampia che ci poteva essere – ha sottolineato – Nelle prossime settimane dobbiamo aspettarci di tutto da parte del centrodestra, ma dobbiamo impegnarci a tenere il livello del dibattito politico alto visto che in questi anni è precipitato a livelli infimi. Oggi Genova è un città depressa, con indicatori economici e sociali drammatici. Ma rimangono grandi possibilità. Noi da oggi dobbiamo andare da tutti i cittadini e fargli capire che c’è la possibilità di cambiare”.

 




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