Compatti, silenziosi, elettrici. TT presenta i nuovi autobus Rampini per le zone ‘difficili’ di Trieste
14.06.2025 – 13.47 – Dal ripido colle di San Giusto alle tortuose stradine dell’ex OPP di San Giovanni. Trieste Trasporti ha oggi disvelato i sette nuovi autobus elettrici pensati per le zone meno accessibili della città, a partire dalla strada di San Michele e la zona dell’antico castello.
Tecnicamente i nuovi autobus corrispondono alle linee 12, 24, 31 e 41: sono compatti, appena otto metri di lunghezza, con un trasporto di 46 passeggeri ciascuno e a zero emissioni. Numerose le chicche presenti: i pavimenti di finto legno, con un gusto retrò; i tre accessi (non solo due, come i bus oggigiorno impiegati a San Giusto); i nuovi specchietti ad alta tecnologia; la nuova disposizione degli spazi razionale e progettata per ‘nascondere’ quanto più il motore.
La piccola rivoluzione di questi mezzi è però un’altra: sono autobus col motore elettrico e, a differenza dei precedenti tredici di fattura cinese con la Yutong, stavolta la produzione è italiana, freschi di assemblaggio dalle officine della Rampini. Si tratta di veicoli pensati per essere molto agili sui tratti con forti pendenze e per avere un’elevata manovrabilità in strade strette od affollate. A livello visivo si è scelto di conservare la livrea con tocchi di giallo già presenti nei mezzi Yutong e i conducenti, ormai numerosi nell’ambito dell’elettrico, hanno ricevuto una formazione apposita onde manovrare questi nuovi mezzi.
Erano oggi presenti, all’inaugurazione dei mezzi, il presidente di Trieste Trasporti Maurizio Marzi Wildauer, Paolo Tutta del Consiglio di Amministrazione di TT e l’assessore alle Infrastrutture e al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia Cristina Amirante.
Il costo intero dell’operazione, per i sette veicoli in questione e le colonnine di ricarica al Broletto, ammonterà a 3 milioni 465mila euro, dei quali 2 milioni 578mila coperti da finanziamento statale.
Come ha spiegato l’assessore Amirante, coi nuovi bus si mira – a Trieste, ma non solo – ad intercettare non solo i fruitori tradizionali, ma i nuovi potenziali passeggeri: i giovani, ad esempio; i turisti, a San Giusto; i lavoratori, nel caso di linee maggiormente periferiche. La Transizione Green, contrariamente ad alcune critiche, non è solo elettrica: Gorizia si sta specializzando nell’idrogeno e Udine sperimenterà coi biocombustibili. Diversificazione al servizio di un’altra parola chiave, ovvero l’intermodalità, specie con la ferrovia.
Sotto il profilo tecnico dei finanziamenti cinque veicoli sono stati finanziati con risorse statali, una parte del sesto veicolo con lo stesso fondo regionale e infine il settimo è stato completamente auto finanziato.