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Comolli: “Vlahovic via dalla Juve solo per una bella offerta. Douglas Luiz ha chiesto scusa”

TORINO — Le parole di Damien Comolli possono essere fonte di speranza ma anche una scure che si abbatte su chi sbaglia. Il direttore generale della Juventus è tornato a parlare dopo la presentazione ufficiale, concedendosi ai microfoni di Sky Sport: dal caso Douglas Luiz al mal di pancia di Weah e del suo agente, fino alla questione Vlahovic e all’inseguimento a Kolo Muani. Con un unico fil rouge a unire tutto: la Juventus, un club che, per “impronta globale è pari per grandezza e attrazione al Liverpool”.

I casi Douglas Luiz e Weah

In questi primi due mesi di mercato, nel percorso della Juventus ci sono state anche situazioni spinose, grane che sono deflagrate improvvisamente con il rischio di rovinare trattative e programmi futuri. Il primo per importanza è stato il caso Douglas Luiz, che ha saltato il raduno presentandosi alla Continassa soltanto la seconda settimana. Non è mancata la reazione del club, che multerà il brasiliano: “Quando Douglas non si è presentato al raduno, ho detto ai giocatori che nessuno può mancare di rispetto al club, a un grande club come la Juventus – ha confermato Comolli –. Penso che Douglas abbia fatto un errore, lo ha riconosciuto e si è messo a disposizione del club”. Sarà ceduto, ma non in conseguenza al suo gesto, visto che non rientrava più nei programmi del club dopo un’annata disastrosa. La stagione di Weah è stata invece positiva, ma lo statunitense sarà ceduto per far cassa. Il calciatore ha un accordo con il Marsiglia, mentre la Juventus spinge per una cessione in Premier. Situazione che ha provocato lo sfogo dell’agente di Weah: “Nessuno viene spinto ad andarsene, lui ha chiaramente detto che vuole andare al Marsiglia ma poi dipende dalla trattativa tra i due club”.

L’attacco della Juventus

Il primo acquisto del mercato bianconero è stato Jonathan David, arrivato da svincolato dopo l’esperienza al Lille. Eppure l’attacco resta il nodo principale del mercato della Juventus: Vlahovic è, nonostante le parole di Comolli, un caso aperto molto complicato da risolvere, mentre il club è ancora a caccia di Kolo Muani dopo i sei mesi di prestito della passata stagione. Sul serbo la posizione del dg è interlocutoria: “Abbiamo avuto un colloquio molto positivo negli Stati Uniti, siamo arrivati alla conclusione che se ci sarà un’ottima opportunità per lui come calciatore e per noi finanziaria, si può arrivare alla cessione”. Mentre su Kolo Muani la trattativa è viva e attiva, specialmente dopo i passi avanti registrati nelle ultime ore e la volontà di portarlo in ritiro a Herzogenaurach: “Il calciatore spinge per un ritorno e noi stiamo parlando con il Psg“.

Il primo bilancio bianconero di Comolli

Arrivato due mesi fa alla Continassa, Comolli ha tracciato il suo primo bilancio in bianconero: “Non penso ci siano state difficoltà o comunque niente che non mi aspettassi – ha proseguito –. Il potenziale del club è incredibile, più trascorro il tempo qui, più mi rendo conto che un’altra società con questa grandezza e attrazione è il Liverpool, con questa impronta globale. Ogni persona nel mondo parla della Juve. Quindi queste non sono difficoltà, è qualcosa di straordinario. E penso che più delle difficoltà, oggi la sfida, non mia personale, ma di tutti quelli che lavorano nella società è di convincere le persone che possiamo tornare a vincere. Non penso domani ma voglio convincere le persone che torneremo a vincere di nuovo”. Tornare a vincere passando anche dal mercato: “Il club è molto attrattivo, mi chiamano tanti agenti e tanti giocatori. Noi del resto siamo la Juventus e vogliamo tornare a vincere. Assicurarci la permanenza di Conceiçao è stata una decisione chiara e forte perché lui può giocare su entrambi i fronti d’attacco così come Nico Gonzalez. Se qualcuno partirà prenderemo in considerazione qualcuno sulle ali, adesso come adesso siamo a posto”.


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