Trentino Alto Adige/Suedtirol

Commissione d’inchiesta Signa-donazioni: sentito anche l’ex sindaco Caramaschi – Cronaca



BOLZANO. Si è riunita oggi, 21 ottobre, la commissione d’inchiesta Signa-donazioni, guidata dal presidente Andreas Colli (nella foto). In apertura è stata affrontata la questione dei documenti relativi all’inchiesta “Romeo”, consegnati dal consigliere Sven Knoll. «Il quadro giuridico è chiaro: se utilizzassimo quella documentazione, violeremmo l’articolo 329 del Codice di procedura penale sull’obbligo di segretezza. Per questo ho deciso di restituire i documenti», ha spiegato Colli, precisando che il tema è stato oggetto di confronto all’interno della commissione.

La prima audizione ha riguardato l’assessora Magdalena Amhof, che ha riferito in modo dettagliato sulla campagna elettorale del 2018, spiegando che lei e altri candidati Svp non erano soddisfatti della distribuzione delle donazioni. Secondo quanto riferito, i fondi non sarebbero stati ripartiti secondo la regola interna che prevede di destinare comunque il 15% delle somme alla cassa generale del partito, anche quando le donazioni sono indirizzate a una specifica corrente.
 

Successivamente, l’assessore Luis Walcher ha illustrato lo sviluppo dei progetti Signa Gries Village e Waltherpark, soffermandosi anche sul ruolo di Werner Frick, già suo collaboratore nel periodo in cui era assessore comunale all’Urbanistica, prima del passaggio di quest’ultimo al gruppo Signa.
 

Molto articolata anche la testimonianza dell’ex sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, che ha ricostruito origine e sviluppo dei progetti Signa in città. «Ha dichiarato di non aver mai ricevuto pressioni da Heinz Peter Hager o René Benko, né di essere mai stato contattato al di fuori della propria attività istituzionale», ha riferito Colli.
 

Infine, la commissione ha ascoltato il giornalista della Neue Südtiroler Tageszeitung Thomas Vikoler, autore di un articolo sulle presunte donazioni di Benko alla Svp. Il giornalista ha spiegato di aver ricevuto le informazioni da un collega austriaco, a sua volta in possesso di una lettera anonima, e di averne parlato con il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che però non ne era a conoscenza. «Alla fine, si è rivelato un fuoco di paglia», ha commentato Colli.
 

La commissione d’inchiesta tornerà a riunirsi l’11 novembre, quando sono previste altre quattro audizioni.




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