Come i media raccontano la corruzione: il libro dei sociologi dell’Università di Perugia arriva a Foligno
di Ester Pascolini
Si terrà alla sala delle conferenze della biblioteca Jacobilli di Foligno, il prossimo 21 febbraio alle 17, la presentazione del libro Lo spettacolo della corruzione – Tra logiche dei media e politicizzazione, un lavoro a cura dei sociologi dell’Università di Perugia Paolo Mancini, Rita Marchetti e Marco Mazzoni. Insieme agli autori saranno presenti Francesco Merloni, professore ordinario di Diritto amministrativo ed ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Stefania Proietti, presidente della Regione e Giorgio Eduardo Montanari, direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia.
Il libro Il saggio a più voci, edito dal Mulino nella collana Studi e ricerche, è frutto del lavoro svolto dal gruppo costituitosi all’interno del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia nell’ambito del progetto Prin 2017, «The politics of corruption and anticorruption strategies in Italy». L’intento perseguito con la pubblicazione di questo volume è quello di colmare un vuoto sul tema del rapporto tra media e corruzione, a partire da una grande domanda: la percezione della corruzione da parte dei cittadini, corrisponde alla corruzione reale presente del paese? Oppure i media contribuiscono alla costruzione sociale della realtà, accrescendo il rischio che il fenomeno sia sovrastimato o sottostimato a causa delle loro narrazioni?
Più angolazioni Nel libro l’argomento viene trattato da differenti angolazioni. Marco Mazzoni, ad esempio, racconta Tangentopoli e le origini del populismo mediatico, mentre Giuseppina Bonerba analizza la narrazione della corruzione di Tangentopoli attraverso le fiction televisive. Roberto Mincigrucci e Anna Stanziano, invece, intervengono sulla politicizzazione della corruzione veicolata dalla carta stampata, affrontando il Ruby Gate e la figura di Raffaele Cantone. Susanna Pagiotti si occupa di petty corruption (piccola corruzione) nei programmi di infotainment, infine, Rita Marchetti, chiude affrontando la politicizzazione della corruzione attraverso i social network.
Spunti Uno sforzo corale, quindi, per un lavoro composito e ricco di spunti di riflessione, fortemente voluto e supervisionato dal professor Paolo Mancini, figura di respiro internazionale nell’ambito della sociologia della comunicazione e mentore di tutti questi ricercatori. A lui si deve l’introduzione del libro, scritta insieme a Rita Marchetti e Marco Mazzoni. Quest’ultimo racconta: «Le nostre analisi sul racconto giornalistico della corruzione sono iniziate nell’ambito di un progetto – «Anticorrp» -partito nel 2013. Questo ci ha permesso di evidenziare le logiche dei media che più hanno influenzato la narrazione di un tema così delicato per i paesi democratici. Successivamente le ricerche sono proseguite e sono state portate a compimento con il progetto Prin.
A Roma Lo scorso 13 febbraio il libro è stato presentato anche a Roma, dove, in una gremita sala Nassirya del Senato della Repubblica, si è tenuto un dibattito che ha visto coinvolti il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, il senatore del Pd Walter Verini e la giornalista del quotidiano Domani, Giulia Merlo. L’attenzione riservata dalle istituzioni dimostra la centralità del tema trattato e conferma la necessità di accendere i riflettori su una problematica spesso sfuggente e i cui confini sono difficili da circoscrivere. Il lavoro svolto dai ricercatori perugini fornisce, dunque, un’utile cassetta degli attrezzi per sviscerare un fenomeno complesso, sulla cui percezione possono influire, in modo più o meno evidente, il clima mediatico e le narrazioni ricorrenti. La presentazione del libro alla biblioteca Jacobilli di Foligno è aperta al pubblico e non c’è necessità di prenotazione.
Source link