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Come acquistare un ricondizionato di qualità: la «checklist» per non sbagliare

Negli ultimi anni il mercato del «ricondizionato» ha visto una crescita esponenziale. Ciò nonostante l’idea di acquistare un telefono usato, seppur rimesso a nuovo e funzionante, spesso solleva non pochi dubbi: funzionerà senza problemi? La batteria durerà abbastanza? E la garanzia?

È importante partire da una definizione chiara: uno smartphone ricondizionato anche detto «refurbished» è un dispositivo usato che viene sottoposto a una serie di controlli, riparazioni e pulizie da parte di tecnici specializzati. Inoltre viene testato, aggiornato e rimesso in vendita solitamente con una garanzia di un anno: quindi, a differenza di un semplice usato, il ricondizionato è un prodotto revisionato professionalmente e garantito. Ma perché c’è ancora scetticismo?

I vantaggi per l’utente

Molti consumatori temono difetti nascosti o prestazioni inferiori rispetto al nuovo: la qualità può variare, ovviamente, ma esistono certificazioni e gradi estetici che aiutano a scegliere con più consapevolezza il dispositivo che si sta acquistando. In più, la maggior parte degli smartphone ricondizionati proviene da clienti che li hanno restituiti per motivi non tecnici oppure si tratta di device aziendali dismessi o invenduti. Sul tema è Elena Garbujo, Country Manager Italy Swappie nonché sito leader in Europa per comprare iPhone ricondizionati, a spiegare: «Scegliere il ricondizionato per l’acquisto di un iPhone significa fare una scelta intelligente per diversi aspetti. In primis il risparmio economico: i dispositivi ricondizionati presentano costi fino al 40% inferiori rispetto all’equivalente nuovo, pur mantenendo standard di prestazioni molto elevati. Un altro aspetto molto importante è la garanzia di qualità: in Swappie, ad esempio, ogni iPhone viene sottoposto a un processo di ricondizionamento composto da 52 fasi durante le quali tecnici esperti effettuano tutti i test necessari per poter offrire una garanzia di 12 mesi. Inoltre, i dispositivi arrivano a casa completamente funzionanti, sbloccati e pronti all’uso con batteria testata e tutti i componenti verificati. Ultimo, ma non meno importante soprattutto nello scenario di consumo attuale, il tema della sostenibilità ambientale».

I vantaggi per l’ambiente

Il vero punto di forza dei dispositivi ricondizionati, infatti, è l’impatto sull’ambiente. Ogni smartphone prodotto comporta l’estrazione di materie prime, l’uso di energia e la generazione di anidride carbonica: scegliere un ricondizionato quindi, significa contribuire alla riduzione dell’e-waste, al risparmio delle risorse e a dare una mano concreta al pianeta: «L’impatto ambientale di uno smartphone ricondizionato è nettamente inferiore rispetto a quello di un dispositivo nuovo: secondo alcuni studi, la produzione di un nuovo smartphone può generare fino a 85 kg di CO2. Pertanto, acquistando un dispositivo ricondizionato si può ridurre l’impronta di carbonio fino al 78%. In più, si evita l’estrazione di materiali rari e si contribuisce a prolungare il ciclo di vita dei dispositivi elettronici, riducendo i rifiuti elettronici» spiega Elena Garbujo.

Nuovo o ricondizionato?

Nonostante i vantaggi dei ricondizionati siano molteplici, in alcuni casi la scelta potrebbe necessariamente ricadere su un dispositivo nuovo di zecca: «In alcuni casi specifici, non ci sono alternative all’acquisto del nuovo. C’è chi desidera avere sempre l’ultimissimo modello lanciato sul mercato perché magari dotato di funzioni tecnologiche esclusive non disponibili nei modelli precedenti» afferma Garbujo e continua «Alcune esigenze, soprattutto in ambito professionale, possono far sorgere la necessità di app specifiche o funzioni di video-editing e produzione di contenuti avanzate, che possono essere più difficili da trovare nel mercato del ricondizionato. Un altro limite all’acquisto di smartphone refurbished è la leva promozionale vincolata agli operatori telefonici, che spesso offrono pacchetti commerciali che includono accessori o piani tariffari a costi vantaggiosi. Tuttavia, per la maggior parte degli utenti, il ricondizionato rappresenta un’alternativa più sostenibile e conveniente, senza compromessi reali sull’esperienza d’uso».

Cosa verificare

Non sempre il modello più recente è il più adatto alle esigenze del momento. Ci sono alcuni criteri che è bene tenere in considerazione quando ci si trova a cambiare il proprio smartphone: «In primis valutare attentamente il proprio utilizzo personale, cosa realmente facciamo quotidianamente con il nostro smartphone e quindi quali necessità di base abbiamo. Un’altra considerazione importante è sicuramente il rapporto qualità-prezzo, che può essere un indice per scegliere il modello più giusto per noi: ad esempio, oggi iPhone 12 è uno dei modelli più vantaggiosi in termini economici, mentre iPhone 13 rappresenta il giusto compromesso tra novità e prezzo. Un ultimo elemento, molto importante, è la batteria. Swappie, ad esempio, lavora costantemente al miglioramento degli standard qualitativi delle batterie e da poco ha raggiunto un importante traguardo: tutti gli iPhone ricondizionati avranno una capacità minima di batteria dell’86%, livello migliore raggiunto nel mercato degli smartphone ricondizionati in Europa. E per coloro che non vogliono rischiare, c’è anche la possibilità di scegliere un modello dotato di una batteria con capacità al 100%» conclude Elena Garbujo.

In conclusione, i ricondizionati non sono una soluzione perfetta ma rappresentano un’alternativa concreta, intelligente e attenta all’ambiente: volete acquistarne uno ma temete di cadere in spiacevoli inconvenienti? Date una lettura alla checklist per fare un acquisto in serenità e non sbagliare.


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