Colpo ai clan della provincia di Catanzaro, diciotto condanne in abbreviato I NOMI
Diciotto condanne con pene fino a vent’anni di carcere e 4 assoluzioni. Questa, in sintesi, la sentenza del processo con rito abbreviato scaturito e dall’inchiesta Scolacium che ha decapitato i clan che avevano imposto il «controllo assoluto» sul territorio che va da Squillace fino a Catanzaro.
I NOMI
Il gup Arianna Roccia ha condannato Bruno Abbruzzo, a 7 anni e 4 mesi; Pietro Abbruzzo, a 11 anni, 11 mesi di reclusione; Luciano Babbino, a 6 anni e 4.445 di multa; Stefano Bevilacqua, a 3 anni, 4 mesi di reclusione e 660 euro di multa; Francesco Bruno, a 11 anni e 4 mesi di reclusione ; Matteo Catroppa, a 1 anno, 4 mesi, 20 giorni di reclusione e 344 euro di multa; Rocco Ceravolo, a 6 mesi e 103 euro di multa pena sospesa; Massimo Citraro, a 11 anni, 8 mesi di reclusione; Giuseppe Critofaro, a 6 anni e 8 mesi di reclusione; per il pentito Salvatore Danieli, a 4 anni, 4 mesi e 1300 di multa; Domenico Falcone, a 3 anni, 4 mesi, 1230 di multa; Gennaro Felicetta, a 20 anni di reclusione; per il collaboratore di giustizia Sandro Ielapi, 4 anni e 8 mesi di reclusione; Simone Macario, 4 anni, 8 mesi, 18.067 di multa; per il collaboratore di giustizia Santo Mirarchi, 1 anno e 4mesi; Antonio Paradiso, 8 anni di reclusione; Vincenzo Tolone, 9 anni e 4 mesi di reclusione; Danilo Vitellio, 11 anni, 8 mesi.
Escono invece assolti Paolo Bova, perché il fatto non sussiste, (difeso dall’avvocato Sergio Rotundo) per lui la Dda aveva chiesto una condanna a 4 anni e 5 mesi; Davide Cristofaro, “per non aver commesso i fatti”, codifeso dagli avvocati Antonio Stivala e Giovanni Merante (la Dda aveva chiesto 8 anni, 6 mesi e 20mila di multa); Franco Macario, difeso dagli avvocati Saverio Loiero e Andre Gatto (la Dda aveva chiesto 5 anni e 4 mesi e 17mila euro di multa). Per Ilario Sestito, difeso dagli avvocati Marco Sinopoli e Saverio Pittelli, il gup ha pronunciato il non doversi procedere perché il reato è estinto per difetto di procedibilità (la Dda aveva invocato 2 anni e 4 mesi). È stato riconosciuto dal gup anche il risarcimento danni alle parti civili costituite ministero dell’Interno e commissario antiracket e usura. Sarà quantificato in sede civile il risarcimento per anche l’ex presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova. L’inchiesta ha svelato movente e autori dei due incendi di auto subiti dall’ex sindaco di Amaroni e all’epoca dei fatti consigliere regionale.
LE ACCUSE
Gli imputati sono accusati a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, danneggiamento in seguito a incendio, tentata estorsione, estorsione, reati in materia di armi, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, danneggiamento, lesioni personali, violenza privata, ricettazione, furto. Due in particolare le cosche colpite dall’operazione della Dda: i Catarisano che controllavano l’area di Roccelletta di Borgia fino all’area industriale di Germeneto, e i Bruno che da Vallefiorita estendevano i propri tentacoli anche su Amaroni e Squillace. Nulla nei rispettivi territori di competenza poteva avvenire senza il placet del clan. Tutte le attività commerciali e imprenditoriali non sfuggivano alla presa asfissiante della criminalità, dal settore boschivo al commercio dalle attività di ristorazione alle strutture turistiche, il sistema di estorsioni non risparmiava nessuno.
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