Colli Aniene e le alberature pericolose per mancata manutenzione
Se qualcuno pensasse che la caduta dell’albero di via Massini sia un fatto fortuito e accidentale è sicuramente in errore.
Sono moltissime le alberature che a Colli Aniene vengono improvvisamente a terra e noi abbiamo segnalato spesso questo pericolo rimanendo del tutto inascoltati.
Era l’ottobre 2018 quando sul nostro sito collianiene.org riportavamo questo articolo:
«Solo nell’ultima settimana sono ben tre gli alberi caduti a Colli Aniene. Due pini si sono abbattuti al suolo nella fascia verde di via Calosso a ridosso dell’autostrada A24 e un altro albero ha ceduto davanti alla scuola materna di via Sommovigo. Ogni volta dobbiamo ringraziare la Dea Bendata se non sono state coinvolte persone sotto il peso dei tronchi e dei rami. La questione della manutenzione delle alberature è una cosa molto seria soprattutto per un quartiere come il nostro ricco di aree verdi. Come cittadini residenti in questo territorio facciamo già la nostra parte curando da soli circa l’80% dei parchi e dei giardini ma, quello che molti non sanno, è che non ci possiamo prendere cura del verde verticale perché è prerogativa e responsabilità del Comune…».
Negli anni questa moria di alberi è proseguita e a memoria possiamo ricordare i due caduti nel giardino del nido la Mongolfiera Magica, i due pini caduti in via Gullo, diversi alberi strappati dal vento in viale Sacco e Vanzetti, altri alberi caduti nel parco Baden Powell e a via Melandri. Facendo delle ricerche si potrebbe allungare l’elenco ma quello che vogliamo sottolineare è il problema della poca o mancata manutenzione.
Lao Tse, primo filosofo della filosofia Tao, seicento anni prima di Cristo affermava che un solo albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Parafrasando questa asserzione potremmo sostenere che un albero che cade è un pericolo per le persone, una foresta che cresce è la sua risorsa.
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