Colin Farrell si innamora di Margot Robbie in A Big Bold Beautiful Journey: le foto in anteprima e il racconto dal set
Colin Farrell e Margot Robbie erano entrambi alla ricerca di un po’ di magia. Entrambi avevano appena concluso i progetti più importanti della loro carriera. Per Robbie si trattava di Barbie, il film campione d’incassi da 1,4 miliardi di dollari che ha ottenuto otto nomination agli Oscar. Per Farrell, invece, è stato The Penguin, la serie HBO in cui si trasformava (con circa tre ore al giorno di protesi e trucco) nel famigerato cattivo di Gotham City.
Hanno proseguito dopo quei due iconici personaggi con A Big Bold Beautiful Journey, una originale storia d’amore su due sconosciuti che intraprendono un viaggio inaspettato. «Passare da The Penguin a questo è stato semplicemente passare dall’oscurità alla luce», racconta Farrell a Vanity Fair. «Per quanto sia stato fantastico lavorare a The Penguin, quella storia ruotava tutta intorno al trauma e sulle sue diverse forme. Questo film, invece, parla di lasciar andare il trauma, di superarlo».
Sebbene nel frattempo Robbie avesse prodotto altri progetti, non era più tornata davanti alla macchina da presa da quando aveva girato Barbie nel 2022. «Credo sia stata la pausa più lunga che abbia mai fatto tra un lavoro e l’altro. Pensavo che sarebbe stato più spaventoso entrare sul set di Big Bold il primo giorno, ma non lo è stato», racconta. «Tutto in questo film era immediatamente confortante».
Matt Kennedy/Sony Pictures.
Quel senso di conforto veniva dalla storia e dal regista Kogonada che, a sua volta, con il suo nuovo film cercava un grande viaggio da compiere. Dopo due progetti acclamati dalla critica —Columbus del 2017 e After Yang del 2021 — e alcuni anni di lavoro in TV, era pronto per qualcosa di diverso. «Cercavo qualcosa di un po’ più grande e leggero», dice. «Mi piacciono molto la commedia e il romanticismo, ma li volevo in un contesto originale».
Poi la sceneggiatura di A Big Bold Beautiful Journey scritta da Seth Reiss arrivò sulla scrivania di Kogonada. Era una storia ampia ed emozionante che seguiva Sarah e David, i quali, dopo essersi conosciuti a un matrimonio, vengono misteriosamente riuniti dal destino e guidati attraverso porte che conducono ai loro ricordi. «Questo film parla davvero del fare i conti con il proprio passato per trovare la possibilità dell’amore nel presente», spiega Kogonada. «Con cosa dobbiamo confrontarci per connetterci davvero con gli altri? E credo che, con l’età, ci si renda conto che il passato è fortemente connesso con il modo in cui comprendiamo l’amore nel presente».
Sony distribuirà A Big Bold Beautiful Journey nei cinema il 19 settembre. Con un cast di supporto che include Lily Rabe, Jodie Turner-Smith e Phoebe Waller-Bridge, il film punta a coinvolgere il pubblico in un viaggio emotivo — esattamente come è successo ai due protagonisti. «Se il pubblico riuscirà a percepire anche solo una piccola parte della magia che abbiamo vissuto girando questo film, allora vivrà un’esperienza incredibile», dice Robbie. «Girarlo è stata davvero una delle esperienze più magiche della mia vita».
La sceneggiatura di Reiss ha ricordato a Kogonada le commedie romantiche e drammatiche di autori come Billy Wilder (Viale del tramonto, L’appartamento) ed Ernst Lubitsch (Il cielo può attendere). «Siamo sempre alla ricerca di connessione e comprensione», afferma. «È qualcosa che, come esseri umani, cerchiamo costantemente».
I suoi film precedenti si erano già concentrati su questo desiderio di connessione, ma in modi diversi. Nel suo meditativo esordio alla regia del 2017, Columbus, due sconosciuti (John Cho e Haley Lu Richardson) si aggirano tra i capolavori architettonici della città, condividendo verità sulle loro vite e sui rapporti con i genitori. Il film successivo, After Yang del 2021, vede Colin Farrell e Jodie Turner-Smith nei panni di genitori il cui figlio androide smette di funzionare. Sebbene ambientato in un futuro ipotetico, il film affronta temi profondi come famiglia, lutto e perdita. È stato un altro successo della critica e ha vinto un premio al Sundance Film Festival.
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