Sardegna

Coldiretti. “Le filiere sono il futuro dell’agricoltura sarda”: la sfida del grano locale

Restituire forza, valore e dignità al lavoro agricolo attraverso filiere solide, trasparenti e imprese di qualità radicate nel territorio: è la rotta tracciata dalla Coldiretti Nuoro – Ogliastra nel convegno ospitato a Bari Sardo, nell’ambito della manifestazione “Cosa Bona Bariesa“. Protagonista dell’incontro è stato il grano sardo, eletto a simbolo di una battaglia più ampia per stabilizzare le relazioni economiche, costruire catene del valore sostenibili e garantire che la ricchezza generata dai prodotti resti nell’Isola.

IL GRANO SARDO – Il convegno, organizzato da Comune di Bari Sardo e Coldiretti, si è svolto presso il Centro Servizi Turistici, trasformandosi in un momento di confronto cruciale tra istituzioni, esperti e operatori. Il sindaco, Ivan Mameli, ha evidenziato come iniziative locali come “Cosa Bona Bariesa” siano fondamentali per promuovere le produzioni e rafforzare il legame tra agricoltura, comunità e turismo. Sul fronte della multifunzionalità, i funzionari dell’Agenzia Laore, Giuseppe Loi e Miriam Mele, hanno illustrato la programmazione dedicata alle fattorie didattiche e sociali, evidenziando il loro ruolo come leva per la crescita sostenibile dei territori rurali. L’esperienza diretta del campo è stata portata da Salvatore Marongiu dell’azienda Tenute Il Maggese, mentre Graziella Pisu, esperta dei pani della tradizione, ha messo in luce come il pane sardo sia un esempio concreto in cui la filiera custodisce cultura e identità, oltre al valore economico.
Dal campo al pane tipico, il percorso della filiera cerealicola è stato indicato come un modello da rafforzare per aumentare la capacità negoziale degli agricoltori, valorizzare l’origine dei prodotti e trasferire il valore lungo tutta la catena fino a chi lavora la terra. L’obiettivo, condiviso da tutti i presenti, è che le filiere diventino il vero snodo strategico per ridare equilibrio al mercato, trasparenza ai consumatori e dignità al reddito dei produttori.

COLDIRETTI – A farsi portavoce della visione di Coldiretti è stato il direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Alessandro Serra, che ha spiegato “Le filiere sono lo strumento strategico per equilibrare i rapporti tra agricoltori, trasformatori e distributori, spostando l’agricoltura da una logica di commodity indifferenziata a quella del prodotto distintivo”. Serra ha sottolineato che il futuro dell’agricoltura sarda si gioca proprio su questo terreno: dare valore a ciò che si produce, garantire relazioni eque e stabili e far crescere insieme tutti gli attori coinvolti. Questo messaggio si lega strettamente alle recenti mobilitazioni di Coldiretti Sardegna contro le speculazioni sul prezzo del grano, che chiedono a gran voce contratti di filiera equi, trasparenza nei prezzi e regole certe per proteggere il lavoro dei produttori dalle dinamiche speculative e dai mercati opachi.

CAMPAGNA AMICA –  L’evento ha avuto anche un risvolto pratico, con le aziende agricole di Coldiretti e Campagna Amica che hanno animato uno spazio espositivo. I visitatori hanno potuto apprezzare e degustare prodotti tipici a filiera corta – tra cui vini, formaggi, miele, castagne, olio extravergine di oliva e articoli di agrocosmesi – a testimonianza concreta di un modello dove trasparenza e fiducia diventano parte integrante del prodotto finale.
L’incontro di Bari Sardo ha così rilanciato un messaggio chiaro: la filiera non è solo un modello economico, ma una visione di futuro per la Sardegna rurale, capace di unire tradizione, innovazione e sostenibilità.


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