Abruzzo

Colantonio sfida gli annunci dell’amministrazione


Continua la polemica sui lavori pubblici in città e, in particolare, sul nuovo terminal bus e il tunnel di largo Barbella. Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Mario Colantonio, torna all’attacco dell’assessore ai Lavori pubblici (in quota Pd) e del sindaco Diego Ferrara, accusandoli di «propaganda eccessivamente ottimista» a fronte di cantieri «incompleti e annunci ripetuti».

«Provate a cercare su internet “Tunnel di largo Barbella a Chieti” – scrive Colantonio – e troverete descrizioni di un’infrastruttura “inaugurata e aperta al pubblico” già a gennaio. Peccato che sia tutto vero solo a metà: il tunnel è stato sì aperto, ma senza ascensore funzionante e senza la nuova scala mobile, prevista nello stesso appalto. In questi mesi si sono moltiplicati annunci e foto di gruppo con schieramenti politici in pompa magna, ma l’utilità dell’opera resta tutta da dimostrare».

Nel mirino anche il nuovo terminal bus, la cui apertura è stata annunciata «per settembre» ormai da mesi. «Siamo al terzo annuncio – continua Colantonio – ma senza l’ascensore e senza i servizi per autisti e passeggeri. Dove sono i bagni per i pendolari che arrivano ogni giorno da Vasto o Lanciano?».

Il consigliere invita giornalisti e cittadini lunedì 11 agosto alle ore 9 sul posto per verificare di persona lo stato dell’area. «Così potremo giudicare se davvero il terminal sarà pronto a settembre 2025. Anche se, va detto, non è stato nemmeno specificato l’anno».

Infine, Colantonio promette di esercitare il proprio diritto di accesso agli atti, recandosi personalmente negli uffici dei Lavori pubblici per consultare cronoprogrammi, stati di avanzamento e pagamenti relativi ai cantieri finanziati con fondi Pnrr. «Se le opere non saranno collaudate entro il 30 giugno 2026 – avverte – si dovranno restituire i fondi ricevuti e il Comune rischia un grave deficit finanziario. E a quel punto, non si potrà più dire che è colpa di quelli di prima».

Secondo il consigliere, a Chieti si è ormai diffusa una narrazione artificiosa, alimentata da dichiarazioni e post sui social, che presenta impianti come già funzionanti anche se incompleti. «Vuoi vedere che a settembre apre davvero il terminal? Ma senza dire di quale anno».


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