Piemonte

Cocconato celebra la cucina piemontese con i “Banchetti Enogastronomici” e il fricandò di Escoffier – Torino Oggi


Dal 21 febbraio all’8 maggio, sei cene d’autore omaggeranno la tradizione gastronomica di Cocconato e il legame con la cucina francese. Una sfida tra ristoratori decreterà il miglior fricandò, piatto simbolo dell’evento. 

Cocconato, tra febbraio e maggio, diventerà il palcoscenico di un evento che intreccia storia e sperimentazione culinaria. Con “Banchetti Enogastronomici”, sei serate celebrano l’eccellenza tipica locale, ad essere evidenziato sarà il profondo legame tra Auguste Escoffier, uno dei più grandi cuochi di Francia a cavallo tra Ottocento e Novecento. Il progetto, promosso dal Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato insieme ai Discepoli di Escoffier e al Comune, punta a valorizzare l’identità gastronomica del territorio attraverso una raffinata esperienza sensoriale. E lo farà attraverso una serie di cene che diventeranno così momenti di condivisione e scoperta, dove il gusto si coniugherà ad un tempo come ricerca e come passione.

Il fricandò, simbolo di un’eredità gastronomica

Elemento chiave della rassegna sarà il fricandò, piatto di origine francese rielaborato da Escoffier e introdotto in Piemonte da Silvestro Cavallito che, dopo aver lavorato con chef francese avrebbe in seguito aperto un suo locale proprio a Cocconato. Ogni ristorante coinvolto proporrà una propria interpretazione, dando vita a una competizione che unisce tecnica, creatività e rispetto per la tradizione. Esperti e commensali decreteranno la miglior versione del fricandò (“Fricandeau”, per Escoffier), in una sfida che rievoca i fasti di un’epoca in cui l’alta cucina andava inaugurando la sua fase moderna. Il piatto, nato come specialità di carne lardellata e cotta a fuoco lento con aromi e verdure, si è trasformato nel tempo in una preparazione versatile, presente in diverse varianti regionali. La rassegna rappresenta quindi un’opportunità unica per riscoprire la ricchezza di questa ricetta e il suo valore culturale, attraverso le diverse interpretazioni proposte dai ristoratori locali.

Sei cene per raccontare il territorio

Dal 21 febbraio all’8 maggio, il borgo ospiterà sei cene esclusive, ognuna con un menu che reinterpreta ingredienti e ricette della tradizione monferrina. Dal risotto con riduzione di Bonarda alla rollata di coniglio con Castelmagno, fino al parfait di pere al vin brûlé, ogni piatto sarà abbinato ai vini dei produttori locali. Il gran finale, previsto l’8 maggio, vedrà i migliori chef del territorio uniti in una straordinaria cena a 10 mani al Cannon d’Oro. Ogni serata avrà una propria identità e uno stile unico, permettendo agli ospiti di esplorare le infinite sfumature della cucina monferrina. La presenza di giovani chef e produttori emergenti darà inoltre spazio all’innovazione, dimostrando come la tradizione possa essere rivisitata con creatività e sensibilità contemporanea. Un viaggio nel gusto che, passo dopo passo, racconterà l’anima autentica di Cocconato.

Cucina e arte: un connubio di emozioni

Oltre al gusto, i “Banchetti Enogastronomici” offriranno un’esperienza culturale a tutto tondo. Le sale dei ristoranti si trasformeranno in gallerie d’arte, ospitando le opere di Artemide Gallery e Lara Valentino. L’evento, sostenuto da GrosMarket Asti e dal Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, consolida il ruolo di Cocconato come capitale del gusto, dove storia, creatività e sapori si fondono in un viaggio indimenticabile. L’arte, come la cucina, diventa strumento di narrazione e connessione con il territorio, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva che va oltre il semplice pasto. Questo intreccio tra gastronomia e creatività rende ogni cena un momento speciale, dove i sapori si incontrano con le emozioni visive, trasformando Cocconato in un vero e proprio crocevia culturale.

 




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