Trentino Alto Adige/Suedtirol

Cna Alto Adige: «Imprese a rischio con lo stop alla compensazione fiscale» – Cronaca



BOLZANO. Cna Alto Adige Südtirol esprime forte preoccupazione per gli effetti della misura inserita nel disegno di legge di Bilancio 2026 che estende a tutti i soggetti il divieto di compensazione tra crediti d’imposta e debiti previdenziali e contributivi, finora applicato solo a banche e intermediari finanziari.

 

Dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà consentita esclusivamente per i crediti emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo quelli maturati tramite bonus edilizi o altri incentivi. Una scelta che, secondo l’associazione, rischia di creare un impatto diretto sulle imprese del comparto casa in Alto Adige.

«Questa modifica provocherà gravi tensioni di liquidità, in particolare per le realtà dell’edilizia e dell’impiantistica che hanno applicato lo sconto in fattura e stanno legittimamente utilizzando i crediti fiscali per compensare i contributi» sottolinea Cristiano Cantisani, presidente regionale di Cna Alto Adige Südtirol (nella foto piccola).

Il rischio, spiega, è che le rate dei crediti legati ai bonus edilizi «diventino in tutto o in parte inutilizzabili, con conseguenti danni economici e finanziari per le imprese».  L’associazione evidenzia anche che la norma colpirebbe strumenti considerati strategici per gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0, ricerca e sviluppo e Tax credit cinema.

«Si tratta di una misura che potrebbe compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di aziende, con il pericolo di omissioni contributive e sanzioni, oltre a una forte riduzione della liquidità disponibile» aggiunge Cantisani.

Cna, insieme alle altre sigle dell’artigianato, auspica una modifica del testo durante l’iter parlamentare, per preservare «la liquidità e la stabilità economica delle imprese».




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