Clizia Incorvaia denunciata dall’ex Francesco Sarcina, il 17 dicembre inizia il processo: «Ha usato sui social foto della figlia di 9 anni per guadagnare»
Un anno fa Francesco Sarcina aveva denunciato l’ex moglie Clizia Incorvaia per avere pubblicato sui social foto e video della loro bambina, Nina, 9 anni, con lo scopo «di trarne un profitto economico» e senza il suo consenso, violando così gli accordi presi in fase di separazione. Come racconta Repubblica, il prossimo 17 dicembre l’influencer dovrà presentarsi in tribunale per l’apertura del processo a suo carico. La citazione diretta a giudizio è arrivata dopo dodici mesi di indagini: nell’atto della procura di Roma si elencano almeno cinque contesti pubblicitari, tra cui campagne per marchi di abbigliamento e calzature per bambini, nei quali Nina sarebbe apparsa sui profili della madre.
Determinante per la procura sarebbe stato anche lo scambio di messaggi tra Sarcina e Incorvaia che il cantante aveva allegato alla sua querela: «Alle mie richieste via messaggistica rivolte alla Sig.ra Incorvaia di cessare di utilizzare l’immagine di nostra figlia sui social e a fini pubblicitari, la stessa mi ha risposto testualmente: “Io li campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc”, come da screenshot che si allega; ammettendo dunque che l’immagine della bambina viene utilizzata anche al fine di trarne un profitto economico senza alcuna autorizzazione e controllo dello scrivente su siffatta gestione». La replica dell’influencer, anche secondo gli investigatori, dimostrerebbe che Incorvaia era consapevole di utilizzare l’immagine della figlia per denaro. Ora spetta alla magistratura valutare la situazione e decidere in merito alla delicata vicenda. Che peraltro non è nuova: già nel 2019 Sarcina aveva denunciato Incorvaia per gli stessi motivi, ma tutto si era risolto perché l’influencer, assecondando le volontà del cantante, aveva smesso di pubblicare foto e video della figlia sui suoi canali social. Stavolta invece si è arrivati al processo.
Clizia – che è anche madre di Gabriele, 3 anni avuto dall’attuale marito Paolo Ciavarro – al momento non ha rilasciato dichiarazioni sulla citazione in giudizio. Le sue ultime parole pubbliche sulla vicenda risalgono allo scorso marzo, quando su Instagram aveva scritto: «Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l’altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo. Le parole restano, e feriscono più dei fatti. Se io, fino ad oggi, ho taciuto e ho omesso l’impossibile, l’ho fatto solo per proteggere mia figlia». E ancora: «Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla, ma raccontare una realtà familiare autentica, come tante altre madri fanno ogni giorno, anche fuori dai social».
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