“Clima malato e violento” – Il Tempo

“Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola”. È il contenuto del post choc che appare sui social e non sfugge a Fratelli d’Italia, il partito della premier, che lo rilancia coprendo l’identità dell’autore ma mettendo in evidenza che si tratta di un dipendente del Ministero dell’Istruzione. Il ministro Giuseppe Valditara è tra i primi a esprimere la “forte solidarietà al presidente Giorgia Meloni” e annuncia “tutte le verifiche utili a individuare l’identità dell’autore di questo atto indegno”. In serata si apprende che il responsabile è un professore campano. Valditara annuncia che “proprio a tutela della stragrande maggioranza degli insegnanti che tengono atteggiamenti esemplari, non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il Ministero, attraverso i suoi organi competenti, sanzionerà quanti per i loro atti non sono degni di far parte della nostra scuola”.

Intanto piovono dichiarazioni di solidarietà e condanna. La stessa Meloni commenta: “Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”. Al suo fianco si schiera tutto il centrodestra, a partire da FdI che evoca provvedimenti normativi: “La solidarietà non basta più: ora serve una risposta esemplare. La critica politica è una cosa, ma l’odio umano, e ancor più verso i bambini, non può avere diritto di cittadinanza”, scrive il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami. “Trovo ripugnanti le minacce indirizzate alla figlia del Presidente del Consiglio. Da parte mia ferma è la condanna per un gesto vile e disumano, che supera ogni limite”, afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, seguito da quello della Camera, Lorenzo Fontana per il quale “attacchi così vili, che colpiscono la sfera familiare con raccapricciante odio, sono indegni e inaccettabili”.

Intervengono anche i vicepremier Antonio Tajani – “prendersela con la bambina è da vigliacchi, lo dico da padre e da nonno, sono inorridito dal solo fatto che qualcuno possa aver pensato una cosa del genere”, afferma – e Matteo Salvini, che bolla le “parole aberranti e violente. Minacce ignobili, vergognose, schifose”. Arriva poi la vicinanza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che provocano un altro caso. “Le minacce contro la figlia di Giorgia Meloni sono feroci ed ignobili. Fanno parte del progressivo imbarbarimento di un linguaggio fatto di espressioni di odio che ormai non si fermano nemmeno davanti a una minore innocente”, scrive su X. Un altro utente commenta il suo post: “Vedi che anche voi rubate i soldi e il cibo dei nostri figli. Quindi confermo l’augurio, anche ai tuoi”, e aggiunge i nomi delle figlie del ministro. Nuova pioggia di solidarietà e condanne, che arrivano anche dai leader dell’opposizione. “Purtroppo sono passato anche io per orribili e inaccettabili minacce ai figli: un imbarbarimento che non auguro a nessuno. Piena solidarietà a Meloni e a Piantedosi”, afferma il presidente M5S Giuseppe Conte, mentre la segretaria del Pd Elly Schlein chiosa: “Orrende e inaccettabili le minacce sui social ai figli di Meloni e Piantedosi, cui va la nostra solidarietà per le intimidazioni ricevute. Il confronto politico e la critica non devono mai, in un paese democratico e civile, trascendere in odio e minaccia, in intimidazione personale o familiare”.
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