Città in festa per il Corpus Domini. Si ripete la magia dei Misteri (FOTO E VIDEO) | isNews
Tantissimi, come sempre, i turisti arrivati in città per assistere alla sfilata degli Ingegni e al ‘duello’ di sguardi tra il diavolo e la Donzella. I momenti più belli della sfilata, aspettando il concerto di Ron
di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. Corpus Domini 2025, attesi da tutta la città, per un anno intero, ecco i Misteri. Grande gioia e grandi applausi alla partenza dei 13 Ingegni, accompagnati dalla marcia festosa del ‘Mosè’ di Rossini, la colonna sonora della sfilata.
L’uscita, puntuale, dal Museo di via Trento, che ospita le macchine inanimate a cui Paolo Saverio di Zinno ha dato vita. Abiti colorati, sguardi sorridenti nei volti degli angeli. O espressioni imperscrutabili nel viso della Donzella. Quest’anno la bellissima Mariachiara Saporito, la 28enne maestra di danza scelta per interpretare il ruolo più difficile, quello della donna chiamata a resistere ai richiami del diavolo. Neanche troppo difficile, visto che secondo le interpretazioni critiche è un diavolo lei stessa, un’anima nera come il ventaglio che sventola davanti all’abito bianco da sposa.
Una scena iconica, quella del demonio che tenta la Donzella e di lei che lo guarda con sguardo sprezzante, che tutti aspettano di fotografare e di riprendere. Dalla prima sosta in via Torino. E poi per tutto il percorso.
Al grido di “scannett allert” eccoli che arrivano: Sant’Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Santa Maria Maddalena, Sant’Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, San Michele, L’Assunta, San Nicola e il Sacro Cuore di Gesù.
L’angelo che ferma la mano col pugnale di Abramo che sembra davvero che voli. Un volo accompagnato dal fluttuare delle sue ali bianche. Tra i personaggi anche Rocco, il cagnolino che porta il nome di San Rocco, il Mistero sul quale sfila. E poi i figuranti. Alcuni salgono sugli Ingegni per la prima volta, spesso per i bambini è così, altri sono ‘storici’, come Italo Stivaletti, il ‘diavolo per eccellenza’. E storici sono anche i portatori, devoti al loro Ingegno, che scandiscono con passo ritmato l’incedere della sfilata.
Il momento più suggestivo in Via Sant’Antonio Abate, dove il corteo si stringe, è il punto in cui dai balconi ai primi piani delle abitazioni le mani dei cittadini si sporgono per porgere le caramelle agli angioletti, che le afferrano e rispondono con un gran sorriso sul volto contornato di boccoli.
Sempre in via Sant’Antonio Abate la sosta davanti al palazzo che era la dimora di Paolo Saverio di Zinno, dove la banda si ferma per eseguire ‘Il silenzio’. Omaggio obbligato al genio dei Misteri. Qualcuno ne approfitta per porgere un bambino ai diavoli per la foto di rito. A quel gesto qualcuno piange, qualcuno sorride. E la foto ricordo c’è.
Poi di nuovo in marcia, via Cannavina, via Ferrari, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele e viale Elena, da qui la deviazione davanti al Comune, per la benedizione degli Ingegni da parte del Vescovo Colaianni, che già questa mattina ha presieduto la Messa che ha preceduto la cerimonia della Vestizione. Tutti i Misteri affilati e allineati, per un grande colpo d’occhio, prima del rientro in via Trento.
Tantissimi, come al solito, i visitatori arrivati in città per assistere alla manifestazione e ai concerti organizzati dall’Amministrazione comunale e inclusi nel Festival dei Misteri. Circa 5mila spettatori ieri sera per Alfa, 3mila spettatori invece per Rocco Hunt venerdì, entrambi nell’area eventi di Selva Piana. E questa sera gran finale con Ron, che si esibirà in piazza della Vittoria, preceduto dalla Riserva Moac. Si aspetta un gran pienone.
Source link