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Città dove si vive meglio in Europa: Zurigo in testa, Palermo in coda


Il sondaggio sulle opinioni

A differenza della storica indagine del Sole 24 ORE sulla Qualità della vita nelle province italiane, l’indagine europea sulle 83 città prese in esame – di cui sei sono italiane (Palermo, Napoli, Roma, Bologna, Torino, Verona) – non raccoglie informazioni statistiche oggettive ma rileva l’opinione soggettiva dei cittadini in relazione a determinati aspetti della propria vita.

I risultati fotografano, quindi, il livello di soddisfazione percepita dai cittadini, non l’efficacia dei servizi o l’ampiezza di certi fenomeni urbani con dati statistici.

Molti aspetti correlati alla qualità della vita – costi abitativi, aria pulita, servizi culturali (ad esempio accesso ai musei), trasporti, opportunità di lavoro, rischi (ad esempio criminalità) – dipendono da dove vive una persona, motivo per cui il luogo di residenza influisce sulla qualità della vita.

Eppure, ci sono alcuni servizi che possono essere particolarmente rilevanti per alcuni gruppi specifici di persone, meno per altri: per questo motivo le risposte del questionario sono suddivise anche in base a quattro gruppi di rispondenti (immigrati, persone Lgbtq, famiglie con bambini piccoli e anziani).

I fattori analizzati sono diversi: sentimenti e percezioni riguardo al proprio tenore di vita, alla qualità della società e dell’ambiente che ci circonda. Misurare la qualità della vita percepita può essere particolarmente utile all’indomani di eventi importanti come la pandemia da Covid-19, che ha avuto un forte impatto sul benessere generale, dalla salute ai risultati socioeconomici.

Per questo motivo l’indagine fotografa la soddisfazione dei residenti nel vivere nella loro città e quanto questa è cambiata rispetto al 2019. Tra il 2019 e il 2023, ad esempio la felicità (soddisfazione percepita) è leggermente diminuita nella maggior parte delle città: si registra un calo significativo, di oltre 3 punti percentuali in 34 delle 76 città per cui è possibile un confronto.

Le maggiori diminuzioni di soddisfazione si rilevano a Londra (– 8%), Vienna (– 6%), Bologna (–6%) e Miskolc (-6%). Gli incrementi maggiori, invece, si osservano in Belgrado (+6%), Skopje (+4%) e Liegi (+3%). In particolare Belgrado e Skopje sono tra le 10 città con i livelli di soddisfazione più bassi, il che significa che sono riuscite a ridurre parte del divario con le città più “felici”.

La soddisfazione di vivere in città, inoltre, sembra aumentare moderatamente con il livello di istruzione dei residenti. Anche gli occupati a tempo pieno (87%) e i pensionati (89%) mostrano i più alti livelli di soddisfazione cittadina, leggermente più elevati anche tra i residenti over 55 (88%); mediamente più felici, in generale, le famiglie unipersonali e le coppie senza figli.

Confronto rispetto a cinque anni fa

Com’è cambiata la qualità della vita percepita nelle città


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