Cicloturisti entusiasti della Ciclovia Pedemontana
Ha un’età compresa fra i 26 e i 55 anni e arriva prevalentemente dalla Lombardia (26,5%), dal Veneto (20%) o dal Piemonte (12,5%). È abituato a organizzarsi le vacanze in autonomia (99,5%) e ad associarle all’attività sportiva, viaggia prevalentemente in coppia (55%) o con amici (28,5%), si muove soprattutto su bici di proprietà, affittandole sul territorio solo nel 18,5% dei casi, e utilizza Google maps o altre app per orientarsi. Ma soprattutto giudica ottimamente l’offerta turistica in regione, dichiarando di alternare i chilometri in bici alla visita a borghi storici e patrimoni Unesco, cantine, strade del vino, luoghi spirituali e di culto e botteghe artigiane: il punteggio è pari o superiore a 8 nel 92,5% dei casi (8 per il 74,5%, 9 per il 18%) e la cortesia e ospitalità della gente è stata giudicata con un punteggio da 7 in su dal 96,5%, la ristorazione e la qualità del mangiare e bere dal 98%.
Il 69% dei cicloturisti intervistati è uomo, il 31% donna. Le fasce d’età più rappresentate sono la 36-45 anni (40% del totale), 46-55 anni (20,5%), seguono la 56-65 e la 26-35 (entrambe con il 19,5% del totale). Il 91,5% ha dichiarato di essere abituato a svolgere attività cicloturistiche e il 62% del totale associa abitualmente lo sport alle vacanze.
Tutti i cicloturisti intervistati sono arrivati da altre regioni d’Italia (solo il 4% era del Fvg), il 90,1% in auto, il 7,4% in treno. La tipologia di alloggio più utilizzata dai cicloturisti è l’hotel 3 stelle (30,4%), mentre il 25,5% ha soggiornato da amici o parenti, il 19,6% in B&B, il 6,4% in case private prese in affitto, il 5,4% in agriturismo. Il 48,5% degli intervistati ha soggiornato in regione una notte, il 28% due notti, il 15,5% tre notti.
Se la coppia o gli amici sono il gruppo di viaggio prevalente, solo l’8,5% ha viaggiato da solo, il 7% con la famiglia (di cui il 5% con bambini oltre i sei anni, il 2% con bambini fino a sei anni) e solo l’1% con un gruppo organizzato.
La tipologia di bici più utilizzata su questo percorso è risultata quella classica, slow bike o city bike (37%) e a seguire la mountain bike (32,5%), mentre l’ebike è risultata scelta dal 10% degli intervistati.
Per la “navigazione” il 48,9% degli utenti si è affidato a Google Maps, il 31,8% a Komoot, il 9% alle mappe cartacee, il 5,7% a Strava. Una quota minoritaria a un navigatore GPS, alla sola segnaletica stradale o altri strumenti. Il cicloturista è risultato piuttosto tecnologico: il 48,8% ha infatti conosciuto il percorso grazie a Internet, il 22,8% su suggerimento di conoscenti, il 16,8% grazie ai social, il 10,4% per esperienza personale.
Perché la scelgono
Le principali motivazioni della scelta di questo percorso (domanda con possibilità di risposta multipla) sono state il percorso ben tenuto (14,6% dei rispondenti), la bellezza del paesaggio (12,6%), la segnaletica chiara (9,9%), il contesto naturale (8,5%), l’ambiente sicuro per l’attività scelta (7,7%), la pista curata (6,1%). A seguire la possibilità di effettuare degustazioni enogastronomiche, di conoscere un nuovo territorio, la buona qualità dei servizi, le informazioni disponibili, ma anche il percorso non troppo affollato, la possibilità di rilassarsi e il fatto che l’itinerario preveda tappe intermedie.
Le principali attività svolte o da svolgere durante la vacanza sono risultate escursioni in bici (25,1%), gite nei borghi (16,7%), escursioni varie (13,2%), visita dei centri storici (11,7%) e trekking (6,9%), ma anche degustazione di prodotti enogastronomici locali (5,4%).
Per il futuro
Tra le risposte, anche informazioni utili per le amministrazioni per controllare o implementare alcuni servizi. Ai cicloturisti è stato infatti chiesto (possibilità di risposta multipla) quali ritengano indispensabili e sono emersi punti di rifornimento di acqua (8,5% del totale dei rispondenti), segnaletica (8,4%), punti di primo soccorso (7,7%), punti di ristoro e riposo (6,3%) e mappe (6,2%). I punti di rifornimento acqua sono stati ritenuti sufficienti dal 45% dei rispondenti, ottimi dal 48,5%. La segnaletica ottima nel 73% dei casi, le mappe nel 63%. I punti di ristoro e riposo hanno ricevuto un giudizio ottimo dal 57% dei rispondenti.
Le strutture
Infine, le strutture di alloggio: i cicloturisti le hanno valutate prevalentemente tra il 7 e l’8 (79,5%) ed è stata giudicata buona anche l’offerta di intrattenimento e culturale, così come i trasporti. Si riscontrano commenti positivi anche sul costo dell’alloggio e della ristorazione. La quasi totalità dei rispondenti ha dichiarato che scriverà recensioni online (73,4% del totale), soprattutto su Trip Advisor e Booking.
Secondo le rielaborazioni del Centro Studi Cciaa Pordenone Udine, nei 32 comuni attraversati dalla ciclovia risultano attive, al 30 settembre scorso, 2.035 localizzazioni di imprese turistiche, l’11,4% del totale delle imprese dell’area. Nella definizione di imprese turistiche sono ricomprese alloggio e ristorazione, trasporto, noleggio, agenzie di viaggio e altri servizi, attività ricreative. Nelle imprese turistiche attive in questi 32 comuni sono impiegati circa 7mila addetti totali.
Realizzata da Isnart per le Camere di Commercio di Pordenone-Udine e della Venezia Giulia, in collaborazione con PromoTurismoFVG, l’indagine ci restituisce l’identikit del cicloturista che percorre la Ciclovia Pedemontana Fvg-3: la raccolta dei dati è stata effettuata tra novembre e dicembre 2024 su un campione rappresentativo di 200 turisti che l’hanno percorsa e che soggiornavano almeno una notte fuori dal proprio comune di residenza. Le interviste sono state eseguite in punti diversi della ciclovia stessa, che solca la regione seguendo la linea immaginaria che delimita l’arco alpino regionale e copre una distanza totale di circa 180 Km, tra Sacile e Gorizia-Nova Gorica, attraversando 32 comuni. Le domande miravano a rilevare le caratteristiche strutturali del turista e i comportamenti turistici, come tipologia di alloggio scelto, organizzazione della vacanza, canali di influenza, attività svolte, soddisfazione e valutazione della vacanza.
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