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Ciclista spagnolo bandito dalla Cina: aveva postato l’emoji di un maiale accanto alla bandiera


Il professionista spagnolo Mario Aparicio non potrà mai più mettere piede in Cina. Impegnato a inizio settimana nel Tour de Mentougou, il 25enne nato ad Aranda de Duero aveva caricato sulla piattaforma Strava il percorso della prima tappa, commentando il tutto con una coppia di simboli in cui accostava la bandiera cinese all’emoji di un maiale. Ciò aveva scatenato indignazione sulle piattaforme social del grande paese asiatico.

Il post

Il venticinquenne Aparicio, professionista con la Burgos e presente all’ultima Vuelta, ha condiviso lunedì un post in cui mostrava la mappa della prima tappa insieme alla bandiera cinese e alla controversa emoji: la pubblicazione ha portato alla sua immediata squalifica dalla competizione. “Il post sui suoi account social personali costituisce un commento inappropriato che mina lo spirito dello sport, danneggia l’immagine dell’evento e ha un impatto sociale negativo”, hanno dichiarato gli organizzatori.

Le conseguenze

L’incidente è diventato rapidamente virale, e un quotidiano cinese ha osservato: “Alcuni utenti cinesi di Internet residenti in Spagna hanno fatto notare che il ciclista stava cercando di fare un’associazione offensiva perché la parola ‘porco’ è spesso usata in spagnolo come termine dispregiativo”. Il suo team ha difeso il ciclista, sostenendo che il post era stato male interpretato. “Mario ha pubblicato l’emoji del maiale come scherzo nei confronti del suo compagno di squadra che aveva vinto la tappa, qualcosa senza cattiveria e senza nulla a che fare con il popolo cinese. Solo una sfortunata coincidenza”, ha spiegato la squadra. “Sul suo profilo Strava e sui social media cinesi sono iniziati a comparire numerosi commenti con insulti nei confronti del ciclista e persino numerose minacce di morte, una situazione davvero folle”. Il compagno a cui Aparicio avrebbe fatto riferimento è Carlos Garcia Pierna.

Bandito a vita

Aparicio, che ha anche vinto la sua prima e unica gara proprio in Cina (una tappa al Qinghai Lake 2024), non potrà più mettere piede in Cina. Secondo quanto riportato venerdì dal quotidiano basco El Correo, ad Aparicio è stato vietato l’ingresso a vita in Cina. Gli sarà vietato l’ingresso nel Paese anche per motivi di transito.




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