“Ci hanno aggredito” – Il Tempo

Altro che “sobrietà”, la sinistra pro Palestina mette le mani sul 25 aprile e lo fa con il solito modo, con disordini e violenza. Momenti di tensione si sono registrati nella serata di giovedì 24 aprile in piazza a Torino, al termine delle celebrazioni per gli ottant’anni della festa di Liberazione. Mentre le autorità stavano lasciando il palco allestito in piazza Castello dove si erano tenuti i discorsi ufficiali, lo spezzone che fa riferimento ai centri sociali del corteo si è avvicinato intonando Bella ciao e l’Internazionale mentre la banda della Polizia locale stava eseguendo l’Inno nazionale, poi ha sfondato le transenne poste a protezione del palco. Per bloccare i manifestanti sono intervenute le forze dell’ordine con cariche di alleggerimento.

La situazione è tornata poi alla calma con i manifestanti che, saliti sul palco, si sono alternati al microfono. A gettare un’ulteriore ombra inquietante sui fatti di Torino è la denuncia dei senatori Silvia Fregolent ed Enrico Borghi e del deputato Benedetto Della Vedova. “Oggi a Torino si è consumato un fatto gravissimo..Ai militanti di Italia Viva e +Europa è stato impedito da alcuni gruppi estremisti e facinorosi di partecipare al tradizionale corteo che si tiene in città la sera prima del 25 aprile – scrivono gli esponenti dei due partiti in una nota – Senza l’intervento di un cordone della Polizia, sarebbe potuto succedere il peggio”. Ma perché è stata l’aggressione? “La colpa dei nostri militanti è stata quella di portare bandiere ucraine ed europee in piazza”, riveriscono i parlamentari, “a loro va tutta la nostra solidarietà, che ci auguriamo presto arrivi da tutte le forze politiche”. Bandiere dell’Ue, insieme a quella della Nato, che sono state bruciate in piazza dagli antagonisti.
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