choc in casa, un incubo durato 5 anni
MACERATA Una ragazzina avrebbe subito abusi dal padre e dal fratello. Un incubo durato cinque anni, fino a quando la vicenda è finita sotto la lente della Procura. Ora il pubblico ministero ha chiuso l’inchiesta, contestando a entrambi il reato di violenza sessuale. I fatti sono avvenuti dal 2019 (quando la vittima era appena 12enne e frequentava la scuola media) fino all’aprile del 2024.
La vicenda
Il padre della ragazzina ha 51 anni, il fratello 21.
Le violenze sarebbero state compiute in un Comune della provincia di Macerata. E secondo la ricostruzione accusatoria, il genitore (un operaio) avrebbe abusato della figlia anche mentre lei dormiva, approfittando dell’assenza della moglie, che aveva lasciato il nucleo familiare. Sono diversi gli episodi contestati dalla magistratura, alcuni avvenuti quando la ragazza aveva iniziato a frequentare la scuola superiore. Anche il fratello, fino al 2023, avrebbe compiuto abusi.
Tutto è finito quando la ragazzina, confidandosi con una insegnante, pur senza fare riferimenti specifici, aveva fatto capire quello che avveniva tra le mura domestiche. La docente ha subito segnalato l’accaduto alle autorità competenti e la Procura ha aperto un’indagine. Nel frattempo la vittima degli abusi è stata trasferita in una struttura protetta. Gli investigatori hanno raccolto la sua testimonianza, nella quale ha raccontato nei dettagli gli abusi che aveva subito dai suoi familiari.
La decisione
Alla fine, ritenendo credibile la versione della vittima, il Pm ha firmato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari, che di soluto fa da preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. I due indagati sono difesi dall’avvocato Patrizia Palmieri, pronta a presentare delle memorie per dimostrare l’estraneità dei suoi assistiti alle accuse mosse dalla magistratura. In particolare il legale contesta l’attendibilità delle dichiarazioni rese dalla ragazzina all’autorità giudiziaria.