Chiusura dell’auricola, in cosa consiste l’intervento per prevenire l’ictus cui si è sottoposto Mauro Coruzzi in arte Platinette
È stato lo stesso Mauro Coruzzi, in arte Platinette, a tranquillizzare i suoi follower Instagram dopo il ricovero in ospedale per un intervento al cuore in chiave preventiva. Il conduttore e opinionista 69enne, che nel 2023 è stato colpito da un primo ictus cerebrale, seguito da un altro nel febbraio di quest’anno, si è sottoposto a un’operazione di chiusura dell’auricola sinistra. Una procedura mini-invasiva mirata a ridurre il rischio di nuovi eventi cerebrovascolari. «Tutto bene, cuore a posto», ha fatto sapere Mauro Coruzzi con un post social dal lettino di ospedale. Ma cosa comporta, esattamente, l’intervento di chiusura dell’auricola e a chi viene proposta questa operazione? Ecco cosa c’è da sapere.
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Chiusura dell’auricola: che cos’è e quando viene indicato questo intervento
La chiusura percutanea dell’auricola sinistra è una procedura cardiologica avanzata indicata per prevenire l’ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. Come si legge sul portale di Humanitas, «l’auricola è una piccola cavità situata nella parte superiore del cuore, dove si possono formare coaguli di sangue che, se migrano nel cervello, possono causare un ictus».
L’intervento viene oggi eseguito con tecnica mini-invasiva: «attraverso una piccola incisione inguinale si inserisce un dispositivo che occlude l’auricola sinistra, impedendo così la formazione e il rilascio di trombi». Il tutto avviene in anestesia locale e con guida radiologica, riducendo i tempi di recupero e i rischi legati a tecniche più invasive. I soggetti candidati a questo tipo di trattamento «sono pazienti che presentano fibrillazione atriale associata a un alto rischio tromboembolico, ma che non possono assumere anticoagulanti a lungo termine per controindicazioni cliniche, rischio emorragico o intolleranze».
Nel caso di Mauro Coruzzi, aka Platinette, l’intervento è stato effettuato a scopo preventivo, dopo il grave evento ischemico del 2023: una scelta mirata a mettere al riparo il cuore e il cervello da possibili complicanze future.
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