Chiara Ferragni azionista di maggioranza del suo brand: «Non voglio raccontare una favola, le favole non esistono. Ma sto provando a costruire qualcosa di nuovo»
Una ripartenza, dunque, che vede Chiara Ferragni assumere il controllo del suo marchio. Prima, invece, deteneva il 32,5% del capitale, mentre le restanti quote erano suddivise tra due soci: Paolo Barletta, che aveva il 40% e Pasquale Morgese, il 27,5%. L’operazione era nell’aria da mesi. Già lo scorso ottobre, stando ad alcune indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, Barletta avrebbe manifestato la volontà di vendere all’influencer la sua quota. Con l’altro ex socio, invece, non erano mancate frizioni: Morgese aveva votato contro la ricapitalizzazione della Società Fenice, che detiene i marchi dell’imprenditrice, e contro il bilancio, approvati lo scorso marzo con i soli voti di Ferragni e di Barletta.
Oggi che tutto è in mano praticamente solo a Ferragni, per l’influencer si apre una nuova stagione imprenditoriale, da gestire in autonomia. Un cambio di passo che coincide con una vera e propria rinascita, sebbene – come specificato da lei stessa-nulla è semplice né tantomeno perfetto.
Prima lo scandalo del pandoro e delle uova di Pasqua, poi il rinvio a giudizio e le multe dell’Antitrust, parallelamente alla fine del matrimonio con Fedez. Il prossimo settembre ci sarà la prima udienza del processo per truffa aggravata, ma lei è certa di poter dimostrare la propria innocenza. Tra alti e bassi, intanto, sta ripartendo da se stessa. O, almeno, ci sta provando,
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